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Nei giorni scorsi, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Messina hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di ARDIZZONE Gaetano di 34 anni.

Secondo quanto emerso dalle indagini compiute dalla Squadra Mobile di Messina e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, l’uomo avrebbe commesso assieme ad altri due soggetti, nell’ottobre 2018, una rapina ai danni di una rivendita Tabacchi in centro città.
Nella circostanza, due individui – con il volto coperto da passamontagna – si erano introdotti all’interno dell’esercizio commerciale e avevano minacciato il gestore con una pistola, intimandogli di consegnare l’intero incasso della giornata.
La vittima, nel tentativo di bloccare i malviventi, veniva colpita dal soggetto armato con il calcio dell’arma, riportando ferite al volto e alla spalla. Durante la colluttazione, il complice sottraeva il denaro contenuto all’interno del bancone, ammontante ad oltre 5.000,00.
L’attività di indagine immediatamente avviata consentiva di accertare quanto avvenuto, anche grazie ai riscontri effettuati sui sistemi di video sorveglianza della zona. Ciò ha permesso di verificare che i soggetti coinvolti non erano due ma tre, l’ultimo dei quali infatti era rimasto all’esterno della tabaccheria a fare da sentinella.
Nei confronti del trentunenne, con numerosi precedenti di Polizia, il GIP ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere, poiché le modalità dell’azione e la spregiudicatezza criminale hanno evidenziato un alto rischio di reiterazione dei reati.

La Polizia di Stato esegue ordine di carcerazione. Arrestato trentaquattrenne riconosciuto colpevole del reato di rapina aggravata.

All’alba di oggi, i poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito l’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Cagliari, a carico di CANTARELLA Giovanni, 34 anni originario di Acireale (CT) riconosciuto colpevole del reato di rapina aggravata, commesso a Cagliari in data 20/10/2010. L’uomo dovrà espiare la pena di anni 4 di reclusione.