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Sulla chiusura del Ponte del Mela, interviene come anticipato con una lettera al Prefetto e all’Assessore regionale al ramo, il sindaco della città del Longano, Pinuccio Calabrò, in risposta all’ordinanza del Responsabile del Servizio Viabilità Metropolitana, III Direzione, della Città Metropolitana di Messina n. 28 del 28.03.2023, facendo richiesta di convocazione tavolo tecnico.

“Con l’ordinanza annotata in oggetto, il Funzionario della Città Metropolitana di Messina
firmatario del provvedimento ha disposto “la chiusura al transito della S.P. n. 75/b, dal km. 0+550
al km. 0+650 nei comuni di Milazzo e Barcellona P.G. al fine di consentire i lavori di
consolidamento e ricostruzione dell’impalcato del ponte sul torrente Mela dal 27/04/2023 e fino al
completamento delle opere”.
Risulta pleonastico affermare che tale provvedimento, alla luce dei pregressi della vicenda –
ampiamente noti – e dell’assoluta assenza di una preliminare concertazione, o almeno di un
preavviso (l’ordinanza de qua è pervenuta alle 15:03 dello stesso 27.04.2023), giunge del tutto
inopinatamente.
Si è già avuto modo di rimarcare – con riferimento alla precedente ordinanza n. 23/2023 di
identico contenuto, poi sospesa nella sua efficacia con ordinanza n. 24/2023 – che tale
provvedimento restrittivo della circolazione stradale, seppur fondato sulla necessità di realizzare in
sicurezza un’opera pubblica certamente prioritaria, per diverso aspetto determina un immediato e
gravissimo vulnus all’interesse pubblico, per almeno tre ordini di ragioni di solare evidenza.
Una prima ragione attiene alla tutela della sanità pubblica, in quanto l’esecuzione del
provvedimento de quo causa un’interruzione lungo una fondamentale direttrice utilizzata dai mezzi
di soccorso per il collegamento con l’unico servizio di emergenza-urgenza funzionante sul territorio
comprensoriale (con circa 150.000 residenti), il servizio di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero
di Milazzo.

Sul punto, con riferimento all’analoga ordinanza n. 23/2023, è intervenuto lo stesso
Commissario Straordinario dell’ASP di Messina, con una nota inviata ai sindaci di entrambi i
Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto (prot. n. 17031 del 29.03.2023) e di Milazzo, il quale ha
avuto modo di evidenziare “… alcune vive preoccupazioni circa le conseguenze connesse alla
chiusura della su richiamata arteria, imprescindibile per garantire l’accessibilità ai numerosi
servizi sanitari ospedalieri e distrettuali, diramati su tutto il territorio, all’utenza compresa tra
Milazzo e Barcellona P.G.”.
Una seconda ragione è relativa alla sicurezza pubblica e privata e si correla, per le medesime
argomentazioni appena sopra esposte, agli interventi in emergenza eseguiti dal personale e dai
mezzi del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Milazzo.
Una terza ragione, in qualche modo assorbente di quelle sopra evocate, è funzionale alla
tutela della sicurezza collettiva, atteso che l’asse stradale in riferimento indubbiamente costituisce
via di fuga per la popolazione in ipotesi di calamità, peraltro in un’area ad alto rischio industriale
anche per la presenza di impianti di elevata pericolosità. A tal riguardo, è ancora vivida la memoria
delle migliaia di cittadini in fuga proprio lungo la S.P. n. 75/b la notte del 27.09.2014 quando un
incendio di vaste proporzioni si sviluppò in un serbatoio di stoccaggio della raffineria di Milazzo.
Vi è, infine, una quarta ragione di ordine economico, non per questo meno importante.
La S.P. n. 75/b è l’unico percorso stradale lungo il tratto costiero che da Milazzo giunge
almeno sino a Portorosa e collega, dunque, gli insediamenti a più elevata densità di presenze
turistiche di tutto il comprensorio. L’interruzione della circolazione disposta dall’ordinanza
impedisce gli spostamenti dell’utenza degli esercizi commerciali e dei locali ricettivi – sono
ampiamente noti i movimenti dei giovani verso i locali della cosiddetta “movida” di Barcellona
Pozzo di Gotto e di Milazzo – e pertanto risulta idonea a concorrere immediatamente a significative
perdite di fatturato e di reddito per il tessuto imprenditoriale locale; essa viene a cadere, peraltro,
proprio in prossimità dell’estate, periodo in cui statisticamente si registrano i maggiori movimenti.
I cittadini del comprensorio già patiscono i disagi generati dalla situazione dei viadotti che
scavalcano l’autostrada A20, da tempo sequestrati dall’Autorità Giudiziaria per le note motivazioni
connesse al rischio crolli, con conseguente restringimento della carreggiata (un solo veicolo alla
volta su un’unica corsia di marcia con utilizzo di semafori) e quindi, di fatto, dimezzamento del
traffico; ciò ha fortemente condizionato la viabilità lungo la direttrice mare-monti, con negative
ripercussioni sia sul tessuto economico sia sulla possibilità stessa di spostamento dei cittadini,
dunque anche sul piano della sicurezza collettiva.
Ad aggravare ancor più la situazione indubbiamente concorre anche la prevista prossima
chiusura del Ponte Termini, anche in questo caso per interventi radicali di manutenzione
straordinaria, con la conseguenza che l’unica via di accesso al territorio barcellonese che sia
pienamente fruibile resta esclusivamente l’autostrada A20.
In ragione di quanto sin qui riferito, mi permetto di avanzare richiesta di urgente fissazione
di un tavolo tecnico con la Città Metropolitana di Messina, l’Ufficio del Genio Civile di Messina e
l’Autorità di Bacino finalizzato all’immediata realizzazione di una viabilità alternativa, da utilizzare
durante il cantiere dell’opera, che sia adeguata a soddisfare le concomitanti esigenze di
mantenimento della circolazione veicolare lungo il percorso stradale interessato”.