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La realizzazione di una nuova via al servizio del progetto Ponte, a monte della Strada Statale 113, per il raggiungimento delle cave, è stata la soluzione proposta dai sindaci del territorio, che risolverebbe anche il problema dell’inadeguatezza dell’ormai sovraccarica vecchia viabilità, che si snoda senza una vera alternativa (soprattutto per i mezzi pesanti) da Villafranca a Valdina.

È avvenuto durante l’incontro di questa mattina, nell’aula consiliare del Comune di Villafranca Tirrena, con i componenti del Comitato tecnico-scientifico dell’Urbanistica Regionale, programmato nell’ambito dei sopralluoghi avviati nei comuni interessati dal progetto del Ponte sullo Stretto.

Il Comitato al completo, accompagnato dal dirigente del Dipartimento della Regione Siciliana, Calogero Beringheli, oltre dai funzionari del Genio Civile e della Soprintendenza di Messina, è stato ricevuto in municipio dallo stesso primo cittadino, Giuseppe Cavallaro, dal vicesindaco Gianfranco Ammendolia, dall’assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Lamberto e dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Alfredo Russo.

Presenti anche i sindaci di Saponara, Giuseppe Merlino, Venetico, Francesco Rizzo, Valdina, Antonino Di Stefano, e Torregrotta, Antonino Caselli.

Per quanto riguarda la previsione di un’area di cantiere di 80 mila metri quadrati nell’abitato del suo comune, il sindaco Cavallaro ha esposto le sue osservazioni trasmesse  sia al Ministero dell’Ambiente sia al MIT, oltre che al Dipartimento regionale dell’Urbanistica, con le quali si manifestava la contrarietà alla sua realizzazione, in quanto situata all’interno del centro urbano, a poche decine di metri da scuole ed insediamenti abitativi e produttivi.

Osservazioni – fa sapere Cavallaro – che, a seguito di un apposito sopralluogo, sono state ritenute fondate dai tecnici intervenuti, con la prospettiva che la Società Stretto di Messina potrà individuarne altre al di fuori dei Comuni di Villafranca e Saponara.

L’incontro, come dicevamo, ha inoltre messo in evidenza le criticità correlate alla viabilità di tutta la tratta interessata, da Villafranca a Valdina, ritenuta insufficiente per consentire il transito dei mezzi pesanti che dovranno trasportare il materiale di scavo del Ponte per il deposito nelle vecchie cave di argilla.

In conclusione i sindaci hanno chiesto al Comitato e alle altre istituzioni presenti “adeguato supporto al fine di far valere le ragioni dei loro territori nelle fasi di concertazione che seguiranno, finalizzate oltre che ad una diversa localizzazione dell’area di lavorazione, anche alla creazione di una nuova viabilità al servizio del progetto Ponte, a monte della strada statale, per il raggiungimento delle cave di Valdina”.