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Avviare un percorso comune, accanto alle comunità e agli amministratori, per la difesa dell’ospedale cittadino, pur consapevoli del peso delle scelte scellerate del governo regionale precedente: è l’impegno del deputato di “Diventerà Bellissima” Pino Galluzzo, neo designato in Commissione Sanità, presente al consiglio straordinario di ieri sera a Palazzo Longano.

“Questo incarico, che ho fortemente voluto, rafforza l’interlocuzione già proficuamente avviata con l’assessore Ruggero Razza, del mio stesso gruppo politico – sottolinea il deputato. – La nostra missione è quella di ricostruire sulle macerie della precedente gestione fallimentare del settore, fuori da logiche clientelistiche che penalizzano il territorio. L’ospedale di Barcellona è l’esempio più eclatante: svuotato, depotenziato, morto. Cerchiamo di farlo rinascere e di difendere il Pronto soccorso, ma siamo arrivati a questo punto a causa delle decisioni di un asse politico che non ha tutelato l’interesse delle comunità». L’onorevole Galluzzo è intervenuto nel corso del Consiglio Comunale straordinario convocato ieri nella città del Longano su questo tema e sulla contrastata realizzazione di un inceneritore nella Valle del Mela. «Anche in questo caso, paghiamo le scelte di un quinquennio di governo regionale inesistente: l’assenza di un piano integrato di rifiuti, il silenzio della Regione Siciliana presieduta da Crocetta nelle sedi opportune, le imposizioni del governo nazionale sulla volontà popolare espressa dalle amministrazioni locali, dalle associazioni, dai cittadini. Inoltre, va fatta chiarezza sulle varie posizioni politiche. Va ricordata la timidezza di taluni ambientalisti, che non hanno protestato quando il governo regionale in sede di procedura VIA/AIA non ha espresso alcun parere contrario, come va ricordato che il sindaco di Milazzo non ha voluto il referendum consultivo. Adesso la sede delle decisioni è il governo nazionale: a nessuno venga in mente, per fare campagna elettorale, di rigirare la palla all’attuale governo regionale, che per legge nulla può in termini di azioni concrete al fine di bloccare la realizzazione dell’impianto. Il governo regionale siciliano si farà carico, così come già dichiarato, di trovare una soluzione al problema dei rifiuti. Bisognerà poi cercare l’interlocuzione con il governo nazionale, che è la sede decisoria per la realizzazione dell’inceneritore, portando le istanze della comunità. Annuncio sin da ora una dura protesta, insieme alle associazioni e ai sindaci, contro il governo nazionale del Partito Democratico e sarò presente a tutte le manifestazioni come lo sono stato a tutte in passato, senza “se” e senza “ma””.