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E’ iniziata la stagione delle potature, i primi interventi sono stati effettuati, ma gli stessi non convincono l’associazione ambientalista del Longano che interviene sulla corretta gestione del verde pubblico. L’intervento è finalizzato a disciplinare interventi sul verde, sia pubblico che privato, al fine di garantirne la protezione e la razionale gestione oltre a diffondere la cultura del rispetto e della conoscenza del patrimonio naturale presente nel territorio.

Così come spiega Carmelo Ceraolo, presidente di Legambiente del Longano, nella sua nota: “La potatura è un intervento che riveste un carattere di straordinarietà: in particolare le potature vanno effettuate prioritariamente per eliminare rami secchi, lesionati o ammalati, per motivi di difesa fitosanitaria, per problemi di pubblica incolumità, per rimuovere elementi di ostacolo alla circolazione stradale e nei casi di interferenza con elettrodotti o altre reti tecnologiche preesistenti. Pertanto devono esserci motivi validi prima di procedere all’intervento, un albero sano, correttamente  piantato e coltivato non necessita di potature. Un albero sano quindi non andrebbe mai potato, se non per rimuovere rami secchi o che possono creare intralcio o rischio per l’incolumità delle persone”.

Inoltre prosegue il presidente del cigno verde: “Potature estreme e interventi sbagliati, oltre a comportare un danno paesaggistico e una diminuzione del valore e della vivibilità dei quartieri, aumentano la pericolosità delle piante che reagiscono alle potature con nuovi getti più numerosi e fragili, le espongono a malattie e parassiti, ne accorciano la vita e costringono a frequenti e costosi interventi di manutenzione futuri che bene non fanno alle tasche del comune.

E ancora: “Proprio gli alberi, oltre a rendere più belli i luoghi in cui viviamo, forniscono un contributo essenziale contro l’inquinamento. In Italia assorbono ogni anno 12 milioni di tonnellate di CO2, quasi il 3 per cento delle emissioni totali. Le loro chiome intercettano le polveri sottili così dannose per la nostra salute. Forse è il caso di ricordarlo quando si parla di tutela del verde urbano”.

Sulla scorta di queste semplici regole del rispetto del verde Legambiente del Longano invita l’Amministrazione comunale a dotarsi di un piano di gestione del verde.

Al fine di tutelare, in quanto bene pubblico, le specie vegetali arboree nelle aree pubbliche e private, in quanto la vegetazione costituisce una componente fondamentale del paesaggio, con valenza positiva per l’ambiente e per le funzioni sociali, ricreative, didattiche ed estetiche ad essa collegate. L’obiettivo deve mirare alla salvaguardia e alla riqualificazione del verde di proprietà pubblica e privata per conseguire evidenti miglioramenti ambientali ed arricchire il patrimonio arboreo in senso qualitativo e quantitativo e, conseguentemente, la biodiversità sui territori comunali. L’albero può diventare un pericolo  per i cittadini se mal gestito  quando viene curato male, maltrattato, distrutto da potature drastiche e irreversibili, destabilizzato alle radici, in quanto organismo a crescita continua produce nuove cellule in nuovi spazi della struttura, isolando i compartimenti infetti, proprio per questo non si può pensare di abbattere un intero albero solo per un ramo spezzato. Bisogna tenere bene a mente quale sia il valore delle piante e quanto sia importante difenderle.