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Il 2 Giugno 2022, mentre in tutta Italia si festeggiava l’anniversario della nascita della Repubblica Italiana, a Messina, nella splendida cornice della Sala delle Bandiere di palazzo Zanca, si è tenuta la premiazione dei vincitori della tredicesima edizione del Premio Letterario Internazionale “Poeta e narratore per caso – scuola”, indetto dall’Associazione A.C.I.S., sotto la presidenza del prof. Giacomo Trovato.

La Giuria, composta dal Presidente, prof. Angelo Maria De Marco, dalla prof.ssa Grazia Dottore e dal dott. Giuseppe Sturniolo, ha premiato gli studenti provenienti da svariate scuole d’Italia e dalla Spagna. Il direttore artistico del Concorso, dott. Giovanni Macrì, ha svolto il ruolo di presentatore.

Gli studenti della Scuola secondaria di I grado G. Verga dell’IC Capuana di Barcellona Pozzo di Gotto, guidato dalla Dirigente dott.ssa Carmela Pino, hanno fatto incetta di riconoscimenti, aggiudicandosi tutti i premi di due intere sezioni del concorso. E così nella categoria “Poeta per caso – esordiente” sono saliti sul podio Marta Sant’Angelo con “La nuova me”, che si è aggiudicata il primo posto; Cristian Battaglia con “Vorrei” si è posizionato al secondo posto; Adele Arcoraci con “Correre sui campi” ha ottenuto il terzo posto; Christian Claudiu Petraru con un testo in lingua rumena dal titolo “Esti ceea ce faci, nu ceea ce spui”(Sei quello che fai, non quello che dici) ha avuto una menzione di merito e Maria Pirri con “Vera combattente” una menzione d’onore.

Nella categoria “Poeta per caso- vernacolare”, con le poesie in lingua dialettale sono stati premiati Nina Pirri con “L’isolamentu” cui è andato il primo premio, Salvatore Neri con “Sand Spirt” in dialetto pugliese ha avuto il secondo premio, Gabriel Bucca con “A mamma” il terzo premio.

E’ stata una mattinata entusiasmante per i ragazzi che, accompagnati dalle loro insegnanti di lettere, prof.ssa Laura Lemmo Gallo (referente del Concorso) e prof.ssa Francesca Abriano, hanno partecipato alla cerimonia e con orgoglio hanno letto i propri componimenti poetici davanti ad una platea interessata e competente fatta di esperti e di amanti della poesia e dell’arte in generale.

Durante la cerimonia è intervenuto Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, che ha salutato e benedetto gli studenti premiati e tutti i presenti.
Ha fatto anche un intervento Roberta Macrì, che ha regalato ai ragazzi un messaggio di speranza.
Il maestro Mimmo Ambriano ha allietato l’evento con alcune canzoni in lingua siciliana, tra le altre, di Rosa Balistreri.
In una Messina sgombra dal traffico, soleggiata e accogliente, a cerimonia terminata, i ragazzi hanno potuto fare una breve passeggiata al centro, visitare la Cattedrale e assistere, alle 12 in punto, allo spettacolo dell’orologio del campanile e di tutti i suoi sofisticati meccanismi che proprio a quell’ora si attivano, ogni giorno. E’ stata una maniera diversa, originale, di festeggiare il 2 Giugno celebrando la cultura, la conoscenza, l’arte, la nostra bella Sicilia e anche la scuola che ha saputo ispirare e guidare questi giovani aprendoli al mondo della poesia.

di Marta Sant’Angelo
classe III B
Scuola Secondaria di I Grado G. Verga

Pubblichiamo di seguito le poesie vincitrici del Concorso.

SEZ. A – Poeta per caso Esordiente

1ª classificata Marta Sant’Angelo – IIIB – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona P. G. (ME) con “La nuova me” (voti 162)

La nuova me
Volteggiavo tra i fiori
farfalla variopinta,
sospesa, libera, felice.

Hanno spezzato le mie ali
e frantumato i miei sogni,
ma la mia anima è salda
e il mio cuore vibra.

La vastità mi è negata
e niente è facile,
ma con ali surrogate
guardo all’ infinito e vivo il mio tempo.

Combatto una battaglia senza fine
e dalle macerie della mia vita passata
plasmo la nuova me
caduta sulla Terra.

2° classificato Cristian Battaglia – IB – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona P. G. (ME) con “Vorrei” (voti 158)

Vorrei
Vorrei che nel mondo
in questo triste momento
sparisse il dolore
portato via dal vento.
Sparisse la paura e la preoccupazione
e che i ragazzi seguissero la stessa lezione:
vivere è bello ma lo è ancora di più
se per primo si capisce che il mio amico sei tu.
Parlare e scherzare e ridere a volontà
così ogni cosa si risolverà.
Una parola è meglio di altre cose
soprattutto se ti aiuta a fare star zitta quella voce:
NON DIRE, NON FARE, NON VALI NIENTE,
NON CI RIESCI, OGNI COSA E’ INCONCLUDENTE
trova il coraggio e riconosci il bene
per vivere felice ed anche sereno
accanto a persone che ti stanno intorno
e credono nella rinascita di questo mondo
Vorrei…Vorrei…..
il bene di tutti senza contare né belli né brutti
né bianchi né scuri
né poveri né ricchi
formiamo una grande squadra e non saremo mai sconfitti.
Vorrei un sorriso che dia luce e calore e che faccia rinascere il vero amore.

3ª classificata Adele Arcoraci – IIA – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona Pozzo di Gotto (ME) con “Correre sui campi” (voti 157)

Correre sui campi
Impareremo, ma non adesso.
Magari in ritardo, ma sarà lo stesso .
Sbaglieremo, sicuramente,
ma non sarà così per sempre.
Lasciateci urlare al cielo infinito
o piangere con la faccia sul cuscino.
Scopriremo dolore e sofferenza
ma da lì in poi sapremo cosa fare in ogni evenienza.
Lasciateci sognare di essere aquiloni
perché sappiamo che un giorno saremo leoni.
Vedremo il mondo dagli occhi dei grandi
obbligati a prendere e a dare comandi.
Abbiamo paura di scoprire.
Vediamo gli adulti soffrire.
Vediamo quello che voi non vedete ora,
che avete visto, ma di cui non avete memoria.
Sappiamo che cambieremo il mondo .
Non permetteremo di essere elementi di sfondo.
Lotteremo per ciò che ci sta a cuore,
per rendere la Terra un posto migliore.
“Non preoccupatevi, sappiamo ciò che facciamo”.
La verità è che ogni volta che parlate, vi ascoltiamo.
Saremo grandi, controlleremo tuoni e lampi .
Ma adesso lasciateci correre sui campi.

 

Menzione d’onore a Maria Pirri – IIA – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona P. G. (ME) con “Vera combattente” (voti 156)

Vera combattente
La donna è meravigliosa,
è leale, è sincera e ambiziosa,
è intelligente, educata e coraggiosa,
è divertente, è gentile e spiritosa,
ma soprattutto è brillante e affettuosa.
Certo, anche un po’ impulsiva,
e, se vuole, sa essere competitiva.
Ma allo stesso tempo è così comprensiva,
e a tratti un po’ impegnativa.
La definirei quasi “esplosiva”.
Nessuno deve permettersi di umiliarla o giudicarla,
ma soprattutto mai picchiarla o maltrattarla.
Basta solo cercare di sostenerla e aiutarla,
e naturalmente amarla e rispettarla.
Da apprezzare è la sua umiltà,
e di certo anche la sua perenne disponibilità,
insieme alle sue bellissime qualità,
non mancano certamente le tante abilità.
Ricordate: lei ha l’animo di una combattente,
è proprio stupefacente.
Per questo,uomini, dovete vergognarvi di oltraggiarla senza pietà,
non rendendovi nemmeno conto che è un’assurdità.
Piuttosto non dimenticate di “rafforzare” il rapporto
attraverso l’ascolto e il costante supporto.

Menzione di merito a Christian Claudiu Petraru – IA – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona P.G. (ME) con “Ești ceea ce faci, nu ceea ce spui!” (Sei quello che fai, non quello che dici!) (voti 155)

Ești ceea ce faci, nu ceea ce spui!
Nu spune că ești leu dacă îndrăznești un șoarece mic.
Nu spune că ești un gigant dacă ești la fel de înalt ca un pitic.
Nu spune că ești ecologist dacă ești primul care distruge mediul înconjurător.
Nu spune că nu ești rasist dacă ești primul care judecă oameni pe care îi consideri imperfecți.
De ce să te definești cu cuvinte ceea ce nu ești?
Dacă vrei să o faci, fă-o cu gesturi, cu rezolvarea problemelor și cu cuvinte care imprimă sensul și schimbă comportamentul oamenilor.
Adesea, oamenii, de tem de a nu fi judecați, ignorați sau abandonați, se numesc mai puternici decât sunt.
De ce să te definești cu vorbe și nu cu fapte? De ce mulți fac lucruri pe care nu ar vrea doar să pară mai puternici decât sunt?
Cred că am o soluție pentru toate aceste probleme, dacă nu știi să faci ceva încearcă din nou până când într-o zi reușești și dacă pur și simplu nu poți spune că ai reușit să o faci, dar încerci să faci altceva, important este să nu fii niciodată demoralizat și să crezi că acel lucru este imposibil pentru că nimic nu este imposibil dacă crezi în el.

Traduzione in italiano
Sei quello che fai, non quello che dici!
Non dire che sei un leone, se hai il coraggio di un topolino.
Non dire che sei un gigante, se sei alto come un nano.
Non dire che sei un ambientalista, se sei il primo a distruggere l’ambiente.
Non dire che non sei un razzista, se sei il primo a giudicare le persone che consideri imperfette.
Perché definirsi con le parole ciò che non sei?
Se vuoi farlo, fallo con i gesti, con parole che imprimono significato e cambiano il comportamento delle persone.
Spesso le persone, per paura di essere giudicate, ignorate o abbandonate, si definiscono più forti di quanto non siano.
Perché definirsi con le parole e non con i fatti? Perché molti fanno cose che non vorrebbero solo sembrare più forti di quello che sono?
Se non sai come fare qualcosa, riprova, fino a quando un giorno riesci.

SEZ. D – Poeta per caso Vernacolare

1ª classificata Nina Pirri – IIB – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona P. G.(ME) con “L’isolamentu” (voti 115)

L’isolamentu
Chi periudu bruttu stamu passandu cu sta pandemia:
l’anni chiù beddi da vita mia
sugnu chiusa tra quattru mura.
Pi mia era tempu di curriri e giucari cu l’amici,
inveci semu suli e si ni videmu
ama stari luntani e non n’ama tuccari.
Ava passari stu tristi mumentu pi tutta la genti,
ava veniri u tempu di stari tutti in cumpagnia
senza distanziamentu e mascherini
sittati tutti vicini comi i vecchi tempi.
Vogghiu attonna vaddari a genti nta faccia,
i vogghiu vidiri ridiri ca bucca,
i vogghiu tuccari, abbracciari e baciari.
Non vogghiu chiù l’ isolamentu.

TRADUZIONE IN ITALIANO:
L’ISOLAMENTO
Che periodo brutto stiamo passando con la pandemia:
gli anni più belli della mia vita
sono chiusa tra quattro mura.
Per me era tempo di stare con gli amici,
invece siamo soli e se ci vediamo
dobbiamo stare lontani e non ci dobbiamo toccare.
Deve passare questo triste momento per tutta le persone,
deve ritornare il tempo in cui si sta in compagnia
senza distanziamento e mascherine
seduti tutti vicini come i vecchi tempi.

2° classificato Salvatore Neri – IB – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona P. G. (ME) con “Sand Spirt” (Santo Spirito) (voti 100)

Sand Spirt (Santo Spirito)
Ù paise addò so vssut p jiundc ann
jè Sand Spirt, in provinc d’ Bar.
Jè nu borg marnar,
addò iachj semb pesh frisc e frutt d’ mar;
stej la Chis, la stanzion, ù giardnet e la piazzett c l fndan,
addò San Frangesc acchiamend tutt l crstian.
Mò stog dò, a Barcellon,
ma u cor me ste semb dà, jind a cud paìs che m fasc semb sognà.
Sò bares d nasct e barcellones d’adozion,
ma so felic prcè so semb terron!

TRADUZIONE IN ITALIANO
Il paese dove ho vissuto per undici anni
è Santo Spirito, in provincia di Bari.
È un borgo marinaro,
dove trovi sempre pesce fresco e frutti di mare;
c’è la Chiesa, la stazione, il giardinetto e la piazzetta con la fontana,
dove San Francesco osserva tutte le persone.
Ora sono qui, a Barcellona,
ma il mio cuore è sempre lì, in quel paese che mi fa sempre sognare.
Sono barese di nascita e barcellonese d’adozione,
ma son felice perché son sempre terrone!

3° classificato Gabriel Bucca – IIA – Scuola Sec. I Grado “G. Verga” – Barcellona P. G. (ME) con “A Mamma” (voti 99)

A mamma
A mamma è comu u suli:
bedda, luminusa e caudda.
A matina, quannu si sbigghia,
chi so raggi mi ripigghia.
U cori mi quaddia
e mai si siddia.
Tuttu fa pì mia
e ieni a vita mia.
Io ci vogghiu beni
e idda si pigghia li me peni.
M’bbrazza, mi bacia e mi strinci.
Cu idda si vinci.

TRADUZIONE IN ITALIANO:
La mamma
La mamma è come il sole:
bella, luminosa e calda.
La mattina, quando si sveglia,
con i suoi raggi mi riprende.
Il cuore mi riscalda
e mai si arrabbia.
Tutto fa per me
ed è la vita mia.
Io le voglio bene
E lei si prende le mie pene.
Mi abbraccia, mi bacia e mi stringe.
Con lei sempre si vince.