Condividi:

Era il 1936 e a distanza di 81 anni possiamo rintonare l’inno dell’uomo dalla scelta autentica il quale cantava: “Faccetta nera / sarai romana / la tua bandiera sarà sol quella italiana! / Noi marceremo insieme a te / e sfileremo avanti al Duce e avanti al Re!”. Vedete? Il tempo passa ma spesso i temi d’allora si ripropongono e come era solito affermare lo storico e filosofo Giambattista Vico, tutto passa per riproporsi nuovamente come prima o forse peggio di prima! Non possiamo non analizzare il futuro della nostra Europa che con molte probabilità sarà una totale islamizzazione. Oggi quasi il 10 % della popolazione europea è già musulmana, ma il dato preoccupante è che il tasso di natalità dei seguaci dell’islam in Europa è 8 volte superiore al nostro. In Francia già si contano 6 milioni di musulmani, in Germania 4 milioni e in Gran Bretagna 2 milioni. A stretto giro la nostra Europa sarà un continente a maggioranza musulmana. Amsterdam e Rotterdam nei Paesi Bassi sono già quasi a maggioranza musulmana. Un terzo della popolazione di Bruxelles in Belgio è già musulmana. In molti paesi europei la maggioranza della popolazione sotto i 18 anni è musulmana. Le Moschee in Europa sono ormai migliaia (nei paesi musulmani più integralisti è proibito costruire Chiese Cristiane) e a differenza delle nostre Chiese sono sempre più affollate. Dal 2015 (nella mia qualità di dottore in Scienze Pedagogiche) mi occupo di immigrazione e nello specifico sono stato direttore di Centri Minori Non Accompagnati, Coordinatore di SPRAR, educatore professionale e dunque ho avuto modo di ascoltare, e non solo ascoltare, tanti immigrati e capire i loro costumi, orientamenti religiosi, morali, sociali, ecc… Per tanto posso affermare che la loro visione del nostro mondo cristiano non è ottimale in quanto ci vedono come demoni libertini da convertire e in alcuni casi “distruggere” in quanto infedeli. In Italia vi sono lesbiche, gay, bisex, trans, ecc. Vi è la droga, l’alcol, il sesso libero, l’adulterio istituzionalizzato, il riconoscimento delle coppie di fatto, la moda della nudità, lo sballo delle discoteche, per questo dobbiamo abbandonare l’idea che i musulmani possano adattarsi alla nostra civiltà! I nostri giovani italiani vivono senza ideali, senza valori, senza un progetto di vita, con la visione di un Dio buono e permissivo, a differenza dei giovani musulmani che manifestano carattere, spirito di sacrificio, di sopportazione e convinzioni religiose e morali forti! Da teologo specializzato in teologia catechetica, bioetica e sessuologia non posso far finta di non sapere che le responsabilità della Chiesa Cattolica in questa vicenda tra islam e cristianesimo sono enormi. La Chiesa a partire del Concilio Vaticano II ha annacquato la dottrina cercando di adattarla al modo di vivere del mondo moderno e ciò per paura di perdere i propri fedeli. Per tanto la sua forza morale rispetto all’islam è inesistente. A conclusione di questa mia analisi sento il dovere intellettuale non solo di sollevare la riflessione di cui prima ma anche di cercare di darne una risoluzione e cioè la politica italiana, secondo me, dovrebbe affondare i barconi vuoti degli scafisti individuandoli con i raggi infrarossi senza aspettare l’autorizzazione dell’Onu. Infatti, da quando la Libia ha cacciato Gheddafi a causa della stupida guerra promossa da Sarkozy e Obama, il fenomeno delle migrazioni non controllate è aumentato in modo smisurato. Ma “all’invasione dalla Libia”, si aggiunge anche l’invasione attraverso i Balcani. E questa è ancora più imponente” perché “è tollerata, se non addirittura incoraggiata, dal presidente turco Erdogan” che opera per “la progressiva islamizzazione dell’Europa”. “La stragrande maggioranza dei migranti”, non ci dobbiamo dimenticare, che è musulmana e le comunità musulmane, come si sa, sono refrattarie all’integrazione. Parlo in generale. Alla lunga sarà l’Europa cristiana ad adeguarsi ai loro valori e non il contrario. Non ci dobbiamo mai scordare che la storia è Magistra Vitae e dunque rinnovare la nostra memoria ricordandoci sempre che: “Arrivarono i barbari dal nord. Ora vengono dal sud. Alle invasioni barbariche seguirono cinquecento anni di secoli bui. Ce ne vollero altri trecento perché l’Europa conoscesse un Rinascimento”. Ovviamente le mie osservazioni non sono finalizzate a promuovere allarmismi e sterili sermoni demagogici, anzi affermo, con convinzione, che è necessario trattare con i governi presenti in Africa, assumersi la responsabilità effettuando in quei Paesi una serie di investimenti appropriati alle esigenze locali, alimentari, sociali, culturali, sindacali. Insomma investimenti adeguati e richiesti dai governi africani e non solo (arabi…). Gli investitori sarebbero anzitutto italiani e/o europei e/o americani. I lavoratori, adeguatamente retribuiti, sarebbero anzitutto immigrati riportati nei Paesi d’origine e poi utilizzati dai Paesi in questione. Ci dovrebbe anche essere un contingente militare italiano, anzi europeo, che dovrebbe sorvegliare e garantire che gli investimenti in corso siano adeguatamente protetti.

di Salvatore Bucolo