Una storia straordinaria in un periodo in cui si cavalca l’onda della paura verso ‘l’altro’, ‘straniero’ e ‘diverso’, è accaduta nel capoluogo nel pieno dell’alluvione, con protagonista un giovane 22enne marocchino che ha salvato madre e figlioletto dalla furia dell’acqua.
“Sembra così facile dalle immagini ma io che l’ho vissuto realmente, nemmeno ci credo ancora che ci sono riuscito. Come ho fatto non lo so”. Sufien Saghir, 22 anni, di origini marocchine, intervistato dal Tg1, è il “ragazzo coraggio” protagonista del video che da ieri è stato condiviso tantissime volte sui social. Ritornava dal mare con gli amici quando nel sottopasso della circonvallazione, diventato per ore una trappola per decine di automobilisti palermitani, non ha esitato ad affrontare la furia dell’acqua mettendo in salvo un bambino e la sua mamma. “La donna gridava non so nuotare e non voglio morire – racconta Sufien – Sembrava di essere in mare non in viale Regione Siciliana. Il bambino l’ho messo in salvo dentro l’automobile mentre ho lanciato una tavola di legno alla madre.
Poi mi sono buttato subito in acqua e ho salvato la donna. Io non mi sento un eroe. Ho fatto un’azione buona e sapere che una mamma e un bambino sono vivi grazie a me è una cosa meravigliosa”. Per lui che vive nella periferia di Palermo adesso c’è un desiderio. “Quello di avere un lavoro per dare un futuro e una vita dignitosa a me e alla mia famiglia”.