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“La Regione, con l’avvio della discussione sulla gestione delle acque reflue, ha la possibilità di cominciare ad affrontare il drammatico problema della desertificazione e della perdita di suolo agricolo, che in Sicilia riguarda circa il 70% del territorio secondo i più recenti studi.
Anche grazie al lavoro svolto dal 2018 con la nascita della Consulta sulla desertificazione in Sicilia e che coinvolge Ordini professionali, Università e IRSATT, abbiamo predisposto alcune proposte normative per dare risposte alle nuove emergenze ambientali che riguardano materie prime, acqua e cibo. È urgente fermare quel processo di degenerazione del nostro suolo, soprattutto i suoli agricoli.
Ogni anno perdiamo migliaia di tonnellate di suolo, e il fenomeno è accelerato dalla tropicalizzazione del clima che in Sicilia si manifesta con l’alternanza di bombe d’acqua e siccità.”

Lo ha dichiarato Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi – Europa Verde, ricordando il disegno di legge contro la desertificazione presentato insieme ad altri deputati regionali.
“Oggi è tempo di agire – continua Palmeri – perché questi processi rischiano di avere effetti devastanti sul nostro ambiente e sulla nostra agricoltura, portandoci alla dipendenza da Paesi terzi per alcune risorse essenziali.”

Con un ddl per l’istituzione dei “Piani comunali del verde” Giorgio Assenza torna su un argomento che gli sta a cuore, quello della rivalutazione in chiave ecologica delle aree urbane e periurbane, a due settimane dall’averne depositato uno sugli orti urbani e i giardini verticali.

“La Sicilia, purtroppo – dice il presidente del Collegio dei deputati Questori in Ars – in materia, soffre di un gap che l’approvazione in legge di questo disegno potrà colmare: pochissimi Comuni, a oggi, sono dotati di un piano per il verde e, fra questi, troppi ne utilizzano uno parziale quando non in stridente contrasto col territorio dei Municipi vicini che ne siano del tutto sprovvisti, creando così conseguenti danni territoriali, sia fisiologici che paesaggistici”.

I Piani comunali che questa norma futura istituirà avranno la finalità di garantire, in un’ottica di sostenibilità e di miglioramento dei servizi legati all’ecosistema, efficacia funzionale alle aree, sia nelle zone costruite che in quelle ancora rurali, per esaltare il valore ambientale, paesaggistico, culturale e sanitario del verde cittadino.

“La buona funzionalità e il corretto utilizzo delle aree – conclude Assenza – richiedono strumenti di governo specifici, in grado di guidare gli amministratori locali nelle scelte di pianificazione, di programmazione e di gestione, nonché di fornire ai cittadini elementi di conoscenza e di rispetto verso il bene comune che è l’equilibrio dell’ecosistema”.