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Il Presidente della Regione Nello Musumeci e l’Assessore alla Salute Ruggero Razza questa sera in una conferenza stampa hanno illustrato alcuni importanti punti delle più recenti disposizioni emanate a partire proprio dall’emergenza Stretto di Messina. 

In questo momento ci sono circa 200 persone ferme in un piazzale in prossimità dell’imbarcadero di Villa San Giovanni. “Costoro non avevano e non hanno titolo per sbarcare in Sicilia. Non avevano titolo neanche per arrivare a Villa San Giovanni. Lo Stato con posti di blocco avrebbe dovuto fermarli ben prima. C’è un’ordinanza che impedisce il transito da un Comune all’altro, figuriamoci da una Regione all’altra – ha detto chiaramente il presidente della Regione Siciliana – non vogliamo vanificare lo sforzo di milioni di Siciliani.”

“In quel piazzale però ci sono nuclei familiari con bambini, anziani, donne in gravidanza. Persone che hanno già passato una notte nelle macchine e rischiano di passare lì una seconda notte. La linea della fermezza rimane, ma il rigore deve sposarsi allo spirito umanitario. Per questo – ha aggiunto Musumeci – con l’assessore Razza abbiamo scritto al Ministro dell’Interno. Lo Stato ha creato il problema e lo Stato lo deve risolvere. Abbiamo consigliato al Ministro di acquisire una struttura ricettiva nelle prossimità di Villa San Giovanni dove far passare la notte a queste persone. Spero che il Ministro voglia dare disposizioni al Prefetto di Reggio in tal senso, non pensiamo tanto ai genitori che hanno sbagliato ma ai figli che non possono pagare questo errore. Noi ci faremo carico delle spese.”

Altro argomento affrontato dal Governatore il tema del reperimento di alberghi da destinare a malati di coronavirus: “Non tutti i cittadini posso stare in isolamento domiciliare evitando il contatto con i familiari. Allora abbiamo lavorato per avere 1000 posti letto in alberghi, residence e agriturismo della Regione. Abbiamo lanciato un avviso pubblico al quale hanno già risposto decine di strutture alberghiere. L’avviso scade nella mezzanotte di oggi. Qui andranno in isolamento per 14 giorni i soggetti individuati secondo questi tre profili:

– pazienti paucisintomatici senza necessità di ricovero ospedaliero, appena positivizzati dopo il tampone o dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi;

– pazienti in assenza di tampone per i quali è stata individuata la necessità clinica di un periodo di quarantena;

– cittadini che dovrebbero osservare la quarantena domiciliare, ma gli spazi casalinghi non glie lo consentono esponendo i familiari a pericolo di contagio.

Abbiamo chiesto alle strutture alberghiere di destinare delle aree degli edificio esclusivamente dedicate all’isolamento. Queste aree saranno accessibili solo al personale sanitario ed al personale della struttura adeguatamente protetto, per fornire i pasti. Abbiamo previsto una media di 100 posti a provincia, con qualche posto in più nelle province più grosse.”

“Ci stiamo facendo carico anche dei senza tetto – ha poi affermato Musumeci – a parte l’aspetto umanitario c’è anche un problema di carattere sanitario. Nessuno di queste persone è stata sottoposta a verifiche, a tamponi. Con l’Assessore Scavone abbiano individuato le IPAB, adeguatamente dotate di personale sanitario e di strutture ricettive, per organizzare gli alloggi dei senza tetto. Ma per la buona riuscita di questa operazione abbiamo bisogno dell’aiuto delle associazioni di volontariato, soprattutto per convincere i senza fissa dimora ad accettare la nostra ospitalità”.

L’intervento di Musumeci si è chiuso con un appello ai Sindaci siciliani: ”Aiutatemi! Aiutatemi almeno con il silenzio. Ci sarà tempo per le speculazioni e per contare gli errori che io stesso non escludo di aver fatto o di poter fare. Ma in questo momento dobbiamo essere uniti”.

L’assessore Ruggero Razza si è invece soffermato sull’organizzazione della rete dei reparti e dei posti letto che la Regione Siciliana sta organizzando per arrivare preparata al picco di contagi che, secondo le stime fornite dal calcolo suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dovrebbe arrivare fra la prima e la seconda settimana di aprile.

“Oggi abbiamo attivi 213 posti di terapia intensiva in tutto il territorio della Regione, di cui 67 occupati. Dalle prossime settimane, con l’arrivo dei ventilatori aumenteremo di molto il numero di posti, fino ad arrivare a 587 posti letto di terapia intensiva.

I posti letto programmati per la terapia intensiva in ciascuna provincia: Asp di Agrigento: 23; Aso di Caltanissetta: 36; Asp di Catania: 128; Asp di Enna 22; Asp di Messina 111; Asp di Palermo 162; Asp di Ragusa 40; Asp di Siracusa 30; Asp di Trapani 35.

Abbiamo individuato 3 step: i primi 213 posti sono già adesso operativi, entro il 10 di aprile arriveremo a 246, grazie all’arrivo dei ventilatori. Gli altri posti letto previsti continueranno ad essere allestiti fino alla prima settimana di aprile. L’ultimo step è di ulteriori 10 giorni successivi con 128 nuovi posti di terapia intensiva. “In questo modo abbiamo accompagnato la curva dello sviluppo dei contagi per come oggi la immaginiamo secondo i dati dell’OMS. E’ chiaro che – precisa Razza – che la rete della terapia intensiva è una rete regionale, abbiamo un sistema informatico che monitora i posti che si liberano”, per cui in caso di necessità un paziente potrà essere trasferito da una provincia all’altra.

Per quanto riguarda invece reparti Covid-19 destinati l’assessore ha precisato che ad oggi in Sicilia c’è una disponibilità di 800 posti letto. “L’evoluzione successiva è di altri 877 posti letto, destinati a crescere di ulteriori 941 posti entro la prima settimana di aprile per arrivare ad un totale di 2798 posti letto che si aprirà a seconda delle necessità che si andranno riscontrando fino alla seconda e terza settimana di aprile.”

I posti letto Covid-19 destinati, programmati per ciascuna provincia: 194 ad Agrigento, 155 a Caltanissetta, 692 a Catania, 150 a Enna, 458 a Messina, 674 a Palermo, 170 a Ragusa, 145 a Trapani, 160 a Siracusa.