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La quattordicesima legge che negli ultimi tredici mesi la Regione si è vista impugnare dal Consiglio dei Ministri per il Corpo Forestale, il pasticcio dei Centri per l’Impiego, la penuria di “nuovi” posti letto, che nonostante le vane promesse dello scorso anno, ha determinato che gli ospedali si affollassero di positivi, e infine, come se non bastasse, una maggioranza parlamentare che cade a pezzi con una conflittualità ormai irrecuperabile.

Sono questi alcuni gli elementi alla base della mozione di sfiducia
presentata stamani in conferenza stampa nella sala rossa di Palazzo
dei Normanni da Cateno De Luca e dal deputato regionale Danilo Lo
Giudice del movimento Sicilia Vera, che ha anche ufficializzato la
candidatura di De Luca a Sindaco di Sicilia, con la presentazione del
simbolo che accompagnerà la campagna elettorale.

“La Regione ormai naviga a vista – ha spiegato Lo Giudice – in un
perenne regime transitorio, senza bilancio, né finanziaria, con
l’incapacità di programmare e progettare per l’utilizzo dei fondi del
PNRR.
Si tratta – prosegue Lo Giudice – di un quadro politico che non può
che portarci a richiedere le dimissioni di Musumeci. La mozione di
sfiducia che oggi presentiamo è oggi essenziale per avviare un
percorso per risollevare le sorti della Sicilia.”

“ Oggi, ha spiegato Cateno De Luca, partiamo da una domanda: a chi
serve proseguire in questa situazione di stallo per altri otto mesi?
Questo Governo che doveva essere quello della discontinuità è riuscito
a fare peggio dei precedenti: dopo la iattura di Crocetta è arrivata
la sciagura di Musumeci.
Chiediamo che si vada al voto e presentiamo una mozione di sfiducia
che proporremo a tutti i gruppi senza alcun pregiudizio. Il nostro
interesse è quello di trovare la quadra innanzitutto su un primo
punto: non si può continuare a massacrare la Sicilia ancora per altri
otto mesi, non si può avere un’amministrazione regionale senza una
guida autorevole.
Molto meglio quindi una serrata campagna elettorale di 60 giorni e poi
elezioni che sgomberino il campo dalle incertezze.
Serve svecchiare la classe politica e la rappresentanza parlamentare,
per questo nessun deputato uscente sarà candidato nelle mie liste,
tranne ovviamente Danilo Lo Giudice. Non si può delegare il futuro di
questa terra ad una classe politica logorata, che vive chiusa nel
Palazzo una vita completamente scollegata dalla realtà, ancorata a
logiche e schemi che non esistono più.
Io punto ad un progetto meridionalista. La Sicilia per me diventa
laboratorio di questo progetto e su questi temi mi confronterò senza
preclusioni. Non mi interessano le poltrone e la mia storia lo
dimostra avendo lasciato per ben due volte Palazzo dei Normanni.
Oggi ho la libertà e le mani libere che mi permettono di rifiutare le
proposte che sono arrivate perché ho l’obiettivo di essere un
amministratore, il Sindaco della Sicilia in un più ampio progetto
autonomista e meridionalista. Tutto questo lo faccio alla luce del
sole, perché ho chiaro che serve urgentemente chiudere l’esperienza
Musumeci e avviare un nuovo progetto per la Sicilia.
La Sicilia ormai non amministrata da molti anni, per questo serve un
buon amministratore alla guida, per questo serve un Sindaco della
Sicilia, che rivoluzioni la macchina burocratica a servizio dei
cittadini e della nostra terra.
E’ un processo non più rinviabile, per questo oggi la nostra mozione
di sfiducia a Musumeci è un atto di amore per la Sicilia. Un atto
d’amore che chiediamo allo stesso Musumeci chiedendogli di farsi da
parte.”