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In merito all’articolo pubblicato “Barcellona P.G. Salviamo l’Istituto Medi: lo schiaffo civile del Comitato!”, pubblicato dalla nostra testata giornalistica nella giornata odierna, abbiamo apportato le dovute rettifiche chiedendo le immediate scuse da parte della nostra redazione per aver pubblicato e diffuso la lettera inviataci dall’indirizzo mailSalviamo IIS Medi <salviamoiismedi@gmail.com>, che si paventava come un comunicato, ma che al momento non si conosce l’attendibilità e veridicità, il referente e il gruppo di studenti dell’istituto ma solo una petizione lanciata su Change.org

Inoltre siamo subito intervenuti nell’immediata e dovuta rettifica dell’articolo nella parte in cui è scritto: “Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in redazione dall’Istituto scolastico ISMEDI di Barcellona P.G.”, in quanto come sottolinea in una nota di rettifica la Preside dell’Istituto: “la sottoscritta Pipitò Domenica, in qualità di Dirigente scolastico dell’istituto summenzionato, Rappresentante Responsabile, non ha mai inviato alcun file/lettera a codesta redazione”.
Infine con lo scopo di “conoscere il nominativo del consegnatario di tale file/lettera che ha impropriamente utilizzato, come mittente della stessa, l’ISMedi”, abbiamo inviato la mail originale giunta al nostro indirizzo di posta, in cui è stato fatto cenno nel titolo deel comunicato-missiva l’esistenza di un Comitato che al momento pare non esistere.
La redazione si scusa ancora con la D.ssa Domenica Pipitò Dirigente Scolastico, come scritto nella mail di inviata in serata alla preside “nel non aver appurato l’attendibilità del mittente che ha inviato come avrà visto dalla mail salviamoismedi@gmail.com allegando il comunicato e parlando della petizione che vediamo lanciata su change.org. Come avrà visionato nella casella di posta le ho già inviato la mail originale con comunicato e tutto”.

“Rimaniamo in attesa di un Vostro comunicato per replicare sull’accaduto dandovi tutto lo spazio necessario, sarà nostra cura pubblicare e diffondere ripeto al fine di ovviare al problema sorto, anche noi vogliamo difendere la nostra credibilità conquistata in questi anni di duro ed intenso lavoro”, questo il contenuto della nostra mail a firma del direttore responsabile Francesco Barca.