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A seguito della possibilità di chiusura per zona rossa di 21 comuni messinesi per il basso livello di vaccinazione, con la soglia di immunizzazione fissata al 75% degli abitanti entro dieci giorni, arriva un duro attacco dall’Avv. Giuseppe Sottile, Coordinatore provinciale e dirigente nazionale Italexit con Paragone.

Tra i 21 comuni del messinese, che rischiano di diventare zona rossa, se entro il 15 ottobre non avranno raggiunto l’obiettivo minimo fissato dal commissario nazionale per l’emergenza Covid 19 generale Francesco Paolo Figliuolo del 75% di immunizzazioni, al momento rientrano: Valdina, Tortorici, Scaletta Zanclea, Savoca, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, Rometta, San Filippo del Mela, Pace del Mela, Lipari, Leni, Itala, Giardini Naxos, Gaggi, Furnari, Furci Siculo, Fiumedinisi, Castelmola, Casalvecchio Siculo, Alì Terme ed Alì.

“Ventuno comuni rischiano la zona rossa – chiosa Sottile – se non raggiungono il 75% dei vaccinati. Una comunicazione più obiettiva dovrebbe rappresentare la situazione in termini più corretti, scrivendo che i cittadini di 21 comuni della Provincia di Messina stanno sotto la minaccia che se non continuano a vaccinarsi i loro territori diventeranno zona rossa.
Un ricatto vero e proprio che ineluttabilmente confligge con la libertà vaccinale e con il diritto a non essere discriminati previsti dal Regolamento Europeo e dai principi costituzionali.
Una minaccia che rischia di esacerbare ulteriormente le divisioni – conclude – tra chi si è vaccinato e chi per libera scelta ha deciso di non vaccinarsi, che viene così additato e colpevolizzato da una narrativa che non trova più riscontro nei dati oggettivi, posto che, ovunque, ad una più alta percentuale di vaccinati, non corrisponde affatto una diminuzione dei contagi”.