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“CupolArte” è stato il titolo della serata culturale promossa da Legambiente del Longano.  CupolArte  non è un nome casuale ma è un nome incentrato sulla forza evocativa che la Cupola Rosata ha nell’intero paese di Rodì Milici, grazie a Legambiente del Longano, questo luogo è diventato fruibile e aperto ad eventi culturali, divenendo laboratorio di idee e progetti.  Legambiente del Longano con l’evento di sabato 29 ha messo la Cupola al servizio della Cultura.

La serata è stata aperta con una dedica al primo cittadino di Rodì Milici scomparso a luglio scorso, il quale amando il suo paese ha creduto nella sua rivalorizzazione e con uno dei Suoi ultimi atti amministrativi ha firmato l’accordo di collaborazione con Legambiente del Longano per la gestione della Cupola Rosata.

La gestione dell’area all’associazione guidata dal suo presidente Carmelo Ceraolo va intesa sia nella accezione originaria strettamente legata all’esperienza della protezione ambientale sia come necessità di creare occasioni di sviluppo, l’evento ha perciò racchiuso in sé questo duplice scopo.

“Il significato originario del concetto di Area archeologica, con una valenza meramente protezionistica ovvero luogo chiuso, protetto dai condizionamenti esterni, deputato alla difesa dei valori che vi rimangono custoditi,  si è modificato nel tempo abbracciando -attualmente- anche caratteristiche di integrazione che si realizzavano mediante iniziative capaci di dare nuove prospettive alle attività dell’area sia di carattere produttivo, sia del tempo libero, sia proprie della ricerca”.  Così afferma Carmelo Ceraolo che nonostante la vacatio amministrativa dovuta alla morte del primo cittadino ha portato avanti il progetto desiderato insieme: “Cambiare con Stile” è stato il motto di quanti si sono impegnati in quest’estate diversa, Volontari provenienti dalle diverse regioni d’Italia e cittadini di Rodì hanno in un particolare campo di Volontariato fatto risorgere la cupola facendola rivivere.

CupolArte  è stata  da una parte il coronamento di un progetto, dall’altro l’avvio per una caratterizzazione a testimonianza dei valori culturali di una ricca e diffusa stratigrafia storica.

Il raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione e conservazione è stato ottenuto attraverso una programmata serie di azioni connesse tra loro quali, la lettura di brani di autori siciliani recitati dalla compagnia teatrale “I Sfrattati”, la visione di un cortometraggio che ha rivendicato il cinema muto promosso dal centro culturale polivalente di Rodì milici, il tutto allietato da giovani musicisti che hanno suonato musica etnica siciliana .

La Cupola rosata vive, o chissà forse rivive,  questo possono saperlo solo gli storici, sicuramente gli si ridarà dignità e decoro  sviluppando tutte le azioni utili a sviluppare ogni necessità di tutela del bene.