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Ennesima segnalazione di Legambiente del Longano che con il  suo attivo presidente Carmelo Ceraolo, sollecita le autorità competenti  la grave situazione igenico-sanitario ed ambientale causata dallo sversamento di liquami fognari in località Torrente Patrì ricadente nel tratto compreso tra Milici e Rodì.

“In data 24 aprile 2017, da sopralluogo effettuato con alcuni volontari lungo il corso del Torrente Patrì in direzione mare-monte ricadente in territorio del Comune di Rodì Milici – si legge nella nota – e precisamente nel tratto compreso tra la Via Coppola e l’ abitato di Milici si è potuto appurare uno stato di degrado dell’ambiente relativo allo sversamento di liquami fognari in diversi tratti del suddetto Torrente e precisamente in relitto d’alveo e altri direttamente in alveo con evidente elevato stato di degrado ambientale riconducibile seguendo il percorso di essa alla condotta fognaria che proviene dall’abitato di Milici. Da analisi si percepisce che i liquami di origine organica sversano da molti mesi nel Torrente mischiandosi alle acque bianche con un inquinamento inevitabile e gli odori nauseabondi derivati dagli scarti sono ben sopra la soglia della tollerabilità umana. Il fenomeno crea notevoli disagi e problemi di natura igienico-sanitaria, in zona vi è la presenza di “Villa Laura” luogo di villeggiatura, favorendo altresì la proliferazione di insetti molesti e fastidiosi (mosche, zanzare, moscerini…).

Dal suddetto sopralluogo , abbiamo potuto appurare inoltre, che lungo tutto il tratto da noi percorso molti sono i cumuli di rifiuti (speciali e non) di ogni sorta , costituiti in prevalenza da materiali di risulta da lavori edili , eternit , sfalci di potature , pezzi di lamierato di auto, nonché da rifiuti solidi urbani di chi si ostina a non fare la raccolta differenziata .
Per i motivi sopra esposti si chiede agli organi in indirizzo – conclude la nota – di voler predisporre sopralluogo atto a verificare lo stato di funzionamento della rete fognaria e in un vostro immediato intervento per quanto di competenza a risolvere il delicato problema a tutela della salute dei cittadini e dell’ecosistema”.