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Si è tenuta presso la Sala Antiquarium la presentazione dell’ultimo libro di Daniele Fazio, In difesa dell’umano. La filosofia di Karol Wojtyła (D’Ettoris Editori). L’evento è stato organizzato dall’Associazione “La Valle della Luna” di Fantina, ed ha visto come relatori, oltre l’Autore, la dottoressa Roberta Genovese, psicologa-psicoterapeuta e il prof. Dario Caroniti, ordinario di Storia delle Dottrine politiche dell’Università degli studi di Messina. Ha moderato l’incontro Pierangelo Giambra, presidente dell’organismo promotore. 

Se la pubblicistica e la filmografia sul papa polacco sono immense, l’oggetto del libro di Fazio – dottore di ricerca in Metodologie della Filosofia, docente di Filosofia e Storia, nonché autore di diverse monografie e articoli scientifici – fa luce sulla formazione intellettuale del futuro pontefice e sugli anni in cui, in maniera poliedrica, andò a sondare il mistero dell’uomo attraverso i sentieri dell’arte e della filosofia. Pochi, infatti, sanno che negli anni precedenti al papato, Wojtyła, nonostante i suoi impegni pastorali, insegnò filosofia morale per tanto tempo presso le Università polacche ed è all’origine di una proposta filosofica originale che lega fenomenologia e filosofia tomista. 

Il pensiero filosofico di Karol Wojtyła viene presentato, quindi, in questo studio come una grande difesa dell’umano davanti ai tentativi ideologici – negatori del realismo metafisico – di riduzione o ri-creazione gnostica dell’umanità. La sua filosofia è da considerarsi come una contro-rivoluzione antropologica, ossia come una risposta non solo attuale, ma anche di principio alle forme moderne e contemporanee di pensiero a-personalistico e anti-personalistico. Il testo, quindi, illumina lo straordinario lavoro filosofico di Karol Wojtyła – forse ancora troppo poco conosciuto –  mettendolo a confronto con l’esistenzialismo ateo, con il marxismo, con la rivoluzione culturale del ‘68 e con il transumanesimo e il post-umano. La ricostruzione di tali plessi teorici, altresì, implicitamente fornisce nuovi stimoli e materiali di riflessione a quanti, con passione, cercano di rispondere alle sfide poste in atto dalla rivoluzione antropologica, quale esito ultimo del processo di scristianizzazione dell’Occidente.