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Si è tenuta ieri, venerdì 10 aprile, in prima serata, una nuova conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale ha annunciato un nuovo Dpcm che contemplerà l’estensione del lockdown fino al 3 maggio. Ha anche parlato di prime riaperture, di Eurobond ma soprattutto ha attaccato duramente Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Il premier ha affermato che vista la situazione occorre continuare a stare a casa per altre settimane e la data del 14 aprile è troppo vicina per poterla tenere in considerazione: «I segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti, le misure di contenimento stanno dando dei frutti», ha detto Conte, «non possiamo vanificare gli sforzi sin qui fatti». Poi ha annunciato che cartolerie, negozi di abbigliamento per l’infanzia, lavanderie e «altre attività produttive» potranno riaprire dal 14 aprile.

Riguardo la riunione in seno all’Eurogruppo Conte ha ribadito l’importanza degli Eurobond mentre il Mes non è adeguato a quest’emergenza. «La nostra principale battaglia è quella di un fondo finanziato con gli Eurobond, e siamo sulla buona strada.» Ed a proposito del Mes il Presidente del Consiglio ha attaccato durante, chiamandoli per nome, Salvini e Meloni, rei di aver dato informazioni totalmente false ed irresponsabili su una presunta firma del Mes stesso da parte del Governo, mentre in realtà il MES esiste dal 2012: «Questo governo non lavora col favore delle tenebre, ma guarda gli italiani in faccia, con chiarezza!»

Quindi Conte prosegue per la propria strada in attesa del momento decisivo ovvero la riunione del Consiglio Europeo quando l’Italia dovrà decidere se accedere a questo Fondo ‘soft’ ma comunque un primo passo è stato fatto e si è avuta una mediazione fra la posizione rigida di Olanda e Germania e le aspettative di Francia, Spagna ed Italia stessa. I due leader dell’opposizione dal canto loro hanno accusato il premier di aver fatto politica nel suo ruolo istituzionale attaccandoli platealmente. La battaglia si fa sempre più aspra.