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“C’erano una volta le dune di sabbia a Rometta Marea. Si trovavano prima dell’ inizio di una grande spiaggia, raggiungibile, per strade pedonali, tra orti, vigneti ed agrumeti, che faceva da cornice ad un mare cristallino, che riverberava i colori del meriggio, quando il sole, accecante, si nascondeva dietro Vulcano. Poi una intensa e disordinata urbanizzazione, poco lungimirante, che ha visto ridurre gli spazi pubblici di fruizione del mare, compresa la possibilità di ammirarne la bellezza. Sì, perché, nel circondario Rometta Marea è l’unica località balneare che non ha un lungomare. Ce l’hanno Villafranca Tirrena, Saponara, Spadafora e Venetico. Rometta Marea no. I complessi costruiti a ridosso della spiaggia, lungo quasi tutta la costa, permettono, in generale, l’accesso alla spiaggia a piedi. Quest’anno, però, uno dei complessi più antichi, il Cadibes, ha deciso che, nel suo caso, questo non sarà più possibile. Da qualche giorno, chi vorrà accedere alla spiaggia si troverà un cancelletto chiuso a chiave, che gli impedirà di proseguire per raggiungere il mare”.

Lo denuncia nostalgicamente e amareggiato, Giuseppe Pampanini, figlio del compianto Manlio, pioniere delle belle vacanze romettesi. Lui, macchinista palermitano delle Ferrovie, ha scoperto l’incantevole Rometta Marea, negli anni ’70, facendo la spola tra il capoluogo di regione e Messina, dove da allora ha sempre trascorso le vacanze estive insieme alla famiglia, che oggi ne continua entusiasta la tradizione col figlio Giuseppe, i suoi figli ed i figli dei figli.
Sì, in realtà, il prestigioso complesso Cadibes (si chiama così per le sillabe iniziali dei cognomi del costruttore e dei progettisti Caligiore, Di Bernardo e Salini), qualche giorno fa ha chiuso con ringhiera e 1 cancelletto l’accesso pedonale della via Anna Saja e con un altro cancelletto l’accesso pedonale della via Nicolò Patti, dopo che diversi anni fa aveva già provveduto ad impedire il transito dei veicoli con l’installazione di cancelli carrabili elettrici, suscitando la vibrante protesta dei cittadini.
Sebbene i cancelletti, predisposti per la serratura, non siano stati ancora chiusi a chiave, la loro presenza “consiglia” comunque il divieto di accesso agli estranei al complesso.
Sono due tratti di strada indispensabili per un uso pubblico, come avvenuto da sempre, in quanto attraversando il complesso residenziale, conducono al mare.
Così, un lungo tratto di spiaggia e di mare non possono più essere fruiti di fatto dai cittadini del quartiere, ma anche dai villeggianti, i quali, volendo raggiungere quel litorale, dovrebbero accedere dalle lontane vie Mezzasalma e C. Carbone, per poi percorrere a piedi, con ombrelloni e sdraio, un lungo percorso, rispettivamente verso Est e verso Ovest.. Naturalmente, ciò sarebbe completamente impedito ad anziani e portatori di handicap.
Tale situazione, intollerabile per i cittadini, non è passata inosservata all’Ufficio Tecnico del Comune di Rometta, il quale, attivato dal sindaco Nicola Merlino, ha rilevato che tali tratti sono da considerare, per la parte privata, strade vicinali aperte al pubblico, e, con un formale atto, datato 30 marzo, ha diffidato l’amministratore del condominio, Dott. Vincenzo Nicita Mauro, all’eliminazione, entro 15 giorni, dei cancelli pedonali di recente apposti sulle vie Anna Saija e Nicolò Patti, ripristinando lo status quo ante e restituendo alla pubblica fruizione i tratti di strada interessati, avvisandolo che decorso inutilmente tale termine, si provvederà d’ufficio con l’adozione di ogni e più opportuno atto volto a ripristinare il pubblico accesso al demanio marittimo ed alla via pubblica.
Dal canto suo, “il condominio – come fatto conoscere dall’amministratore Nicita Mauro – ha deciso temporaneamente di non completare i lavori, fino a quando non verrà chiarita nelle sedi competenti la questione”. Senza però nascondere un certo ottimismo, quando continua “i cancelli carrabili posti a delimitare l’area privata del condominio Cadibes Mare, installati da più di un ventennio, sono stati in più occasioni oggetto di controversie legali, tutte risoltesi a favore del condominio, nelle sedi competenti”. Inoltre – ha specificato l’amministratore – “nel luglio 2020, per motivi di sicurezza ed al fine di limitare la presenza di estranei e/o malintenzionati all’interno delle aree private del condominio, previa richiesta di parere preventivo al Comune di Rometta in merito alla sostituzione dei tornelli esistenti con cancelli con serratura, avendo ricevuto specifica nota di risposta dall’ente, il condominio ha adempiuto alle preventive autorizzazioni indicate dall’Ufficio Tecnico del comune ottenendo le autorizzazioni dagli enti preposti ed ha dato corso nel febbraio 2022 alla realizzazione del progetto”.
In relazione alla incompiutezza dei lavori, il sindaco Merlino sostiene che “i responsabili dell’indicato complesso immobiliare hanno <<completato>> la realizzazione di una ringhiera-cancello che impedisce <<completamente>> l’accesso al mare da sempre esercitato dai cittadini”.
Tale comportamento, a suo dire, costituirebbe violazione dell’art. 1161 cod. nav. (Chiunque arbitrariamente occupa uno spazio del demanio marittimo….ne impedisce l’uso pubblico o vi fa innovazioni non autorizzate, ovvero non osserva i vincoli cui è assoggettata la proprietà privata nelle zone prossime al demanio marittimo…..è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516,00, sempre che il fatto non costituisca un più grave reato).
Secondo il sindaco Merlino, su dette strade private, utilizzate dai cittadini da oltre 30 anni per accedere al mare, si sarebbe costituita, per usucapione, una servitù pubblica di passaggio, in quanto ne sussisterebbero “con certezza” le condizioni: “l’uso generalizzato del passaggio da parte di una collettività indeterminata di individui, considerati <<uti cives>> portatori di un interesse generale, non essendo sufficiente un’utilizzazione <<uti singuli>>, cioè finalizzata a soddisfare un personale esclusivo interesse; l’oggettiva idoneità del bene a soddisfare il fine di pubblico attraverso l’esercizio della servitù; il protrarsi dell’uso per il tempo necessario all’usucapione”.
E aggiunge “anche in assenza di esse, in ogni caso, non potrebbe ritenersi lecito e, quindi, essere tollerato l’esercizio di turbative che impediscano e/o rendano disagevole il normale esercizio di accesso al mare di ogni cittadino”.
Occorrendo, Merlino, si dice pronto a far predisporre gli atti “finalizzati all’esproprio del fondo utile per consentire l’accesso al mare anche con mezzi meccanici a vantaggio anche dei cittadini diversamente abili”.
Concludendo, il sindaco garantisce, tranquillizzando i romettesi ed i villeggianti, che sulla questione vigilerà attentamente fino alla sua soluzione.

Luigi Politi