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I Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano, nell’ambito di un’attività di contrasto dei reati in materia ambientale, negli ultimi giorni, hanno deferito in stato di libertà il 46enne L.P.S. per deterioramento di habitat all’interno di sito protetto e costruzione di trappola per fauna selvatica e il 43enne I.F. per gestione di discarica abusiva e trasporto di rifiuti speciali senza autorizzazione.

Nel primo caso a procedere sono stati i Carabinieri della Stazione di Caronia, con il concorso dei militari del “NIPAAF”, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri di Catania, che hanno avviato dei controlli nell’area protetta del Parco dei Nebrodi, finalizzati alla prevenzione e repressione delle violazioni alle norme che tutelano la flora e la fauna ivi presenti. Il monitoraggio ha permesso di rinvenire una gabbia utilizzata quale trappola per catturare la fauna selvatica che vive nel parco e le successive verifiche hanno consentito di accertare che era stato il 46enne ad aver costruito e posizionato quella trappola. L’uomo è stato pertanto denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Patti per deterioramento di habitat all’interno di sito protetto ed a suo carico è stata elevata anche la sanzione amministrativa per costruzione di trappola per fauna selvatica con il sequestro della trappola.
I Carabinieri della Stazione di San Fratello, sempre nell’ambito di attività di contrasto dei reati per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, hanno sottoposto a controllo I.F., mentre, a bordo del suo autocarro, usciva da un’area recintata ubicata nel centro del paese nebroideo. Il veicolo era carico di materiale ferroso e rifiuti speciali, dei quali l’uomo, che non aveva alcuna autorizzazione al trattamento ed al trasporto di rifiuti, non ha saputo indicare la destinazione. L’ispezione dell’area recintata ha consentito ai Carabinieri di accertare che il sito era stato adibito a discarica abusiva ove erano stati stoccati rifiuti di vario genere. Inoltre, una parte dell’area veniva utilizzata per bruciare alcuni dei rifiuti. L’uomo, risultato l’unico fruitore dell’area, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Patti per gestione di discarica abusiva e trasporto di rifiuti speciali senza autorizzazione. Il terreno adibito a discarica abusiva è stato sequestrato così come il veicolo utilizzato per il trasporto illecito dei rifiuti.