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Non è più sottovalutata, ma ancora tarda a diventare, a tutti i livelli, il prioritario obiettivo dei governi, sebbene in alcuni casi rappresenti una vera questione di vita o di morte.
Come lo è per la Valle del Mela, dove in realtà l’interesse per la questione ambientale è tenuto molto alto dalle associazioni ecologiste, che si spendono per risolvere l’inquinamento provocato dall’industria pesante presente sul territorio, ricercando continuamente il confronto con gli organi decisori.
Alla Zero Waste Sicilia di San Filippo del Mela, l’ultima occasione, in tal senso, è stata offerta dalle elezioni amministrative locali del 28-29 maggio, ritenuto il momento giusto per conoscere dai diretti interessati i dettagli del loro programma, riguardanti l’ambiente, in modo da consentire ai cittadini un voto più consapevole.
E i candidati sindaci Giovanni Pino (ProgettiAmo San Filippo) e Carmelo Capone (Uniti per il Paese) hanno risposto volentieri, sebbene da posizioni diverse, cioè da sindaco uscente il primo e da semplice cittadino il secondo, manifestando le proprie posizioni programmatiche sull’area, sapendo bene che la loro realizzazione potrà dipendere anche dall’interazione di altri soggetti.
Così, in merito ai punti indicati dall’associazione si sono espressi in maniera concorde con riferimento a: sorveglianza, valutazione e cura delle malattie da inquinamento ed iniziative a sostegno delle persone colpite; sorveglianza della catena alimentare, compresa l’acqua; emissioni di sostanze inquinanti come il particolato fine e il biossido di zolfo, causa di disturbi respiratori nell’infanzia; prevenzione dell’inquinamento dell’aria derivanti da circostanze contingenti, non aventi carattere strutturale o ricorrente; azioni per rafforzare il confronto con le associazioni ambientaliste.
Tuttavia, mentre Capone, che fino ad ora ha affrontato la questione da cittadino e non come amministratore, si è limitato a dire che sulla salute e sull’ambiente pretenderà “trasparenza e soprattutto rispetto delle regole, senza compromessi”, specificando che, per quanto sarà nelle sue competenze, farà in modo che siano rispettate tutte le norme di settore e si prodigherà per potenziare le strutture di diagnosi e cura.
Pino, invece, ha dato un’impostazione più politica, in quanto alla garanzia del rispetto delle norme ambientali ed al suo impegno per una presenza più importante e qualificata di medicina diagnostica ed assistenziale, con riguardo alla prevenzione ha aggiunto di essere contrario alla costruzione del termovalorizzatore, che A2A vorrebbe per l’alimentazione della sua centrale termoelettrica sanfilippese, essendo invece favorevole all’utilizzo del gas metano.
Gas da utilizzare anche, insieme ad altre fonti verdi, come combustibile per la raffineria, invece dell’olio combustibile denso, secondo l’idea che “l’industria dovrà diventare sempre più leggera ed il ciclo produttivo sempre più sostenibile, a tutela dell’ambiente e della salute”.
Il sindaco uscente, diversamente dal suo avversario, ha anche parlato di bonifica, creazione di una forma collaborativa tra tutti i sindaci del comprensorio, amianto e azioni per il rilancio di un’economia alternativa a quella industriale.
Infatti, secondo Pino, sotto la sorveglianza del nuovo sindaco di San Filippo, si dovrà sicuramente portare avanti, fino alla sua conclusione, il processo iniziato per la bonifica, coinvolgente vari soggetti; ed anche a questo potrà giovare la costituzione di un nuovo organismo associativo “paritario” di tutti i sindaci interessati – ha detto -, che potrà maggiormente incidere sulle determinazioni della Città Metropolitana, detentrice di molte competenze in materia ambientale.
Inoltre, sarebbe sua intenzione guidare i sanfilippesi alla totale eliminazione dell’amianto anche attraverso il ricorso ad appositi contributi pubblici. Mentre, ha dichiarato di voler impegnare l’importante finanziamento, ottenuto dal Comune di San Filippo unitamente ad altri otto comuni della fascia tirrenica, per lo viluppo di una economia alternativa a quella industriale, che – a suo parere – sarà possibile solo se conciliata con un ciclo produttivo più ecologico dell’industria pesante.
Argomento quest’ultimo su cui si trova d’accordo anche Capone che parla della necessità di un futuro sviluppo sostenibile, entrambi convinti che in tal modo si possano salvaguardare anche i posti di lavoro, secondo l’idea che “il diritto alla salute non è negoziabile”, sostenuta da Pino, e del “No al ricatto occupazionale”, dichiarata con convinzione da Capone.
Insomma, nella Valle del Mela, e il Comune di San Filippo non può non essere il protagonista, si tratterà di risolvere, in maniera oramai improcrastinabile, il problema dell’inquinamento ambientale e della bonifica, magari sfruttando le opportunità offerte dal PNRR, il quale tra le sue missioni ha proprio quella della “Rivoluzione verde e transazione ecologica”.

Senza perdere d’occhio, cosa non semplice, i livelli di impiego, che potranno essere mantenuti attraverso una “ricoversione occupazionale”, ottenibile con i nuovi indotti, e consequenziale domanda di lavoro, scaturenti dalle iniziative che i due candidati intendono realizzare per lo sviluppo di una economia alternativa a quella industriale.

Tutto con i ringraziamenti ai due candidati  da parte del presidente di Zero Waste, Egidio Maio, che si è detto soddisfatto di aver aiutato i suoi concittadini ad avere le idee più chiare riguardo agli aspetti dei loro rispettivi programmi elettorali riguardanti la tutela dell’ambiente e quindi della salute pubblica.