“La salute non si puó barattare con nulla – ha dichiarato Maimone – nemmeno con il lavoro ed ha invitato le Amministrazioni Comunali ed i Consigli Comunali del comprensorio a deliberare la contrarietà alla realizzazione dell’impianto presso lo stabilimento ESI precisando che sul nostro territorio non bisogna più discutere di realizzare nuovi insediamenti industriali potenzialmente insalubri ma bensì bonificare e risanare”.
I rifiuti che dovrebbe trattare la ditta ESI sono classificati anche come pericolosi; rifiuti sanitari, ospedalieri, fanghi, morchie, fondami di serbatoi e catalizzatori industriali rigenerabili. Un impianto di incenerimento dei rifiuti crea impatto sanitario e ambientale e non è accettabile.
Il comune di San Pier Niceto è stato sempre al fianco delle associazioni ambientaliste infatti è stato il primo ente locale a deliberare contro la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione presso la centrale di Archi. Considerata l’irrisoria vicinanza dell’impianto con la popolosa frazione di San Pier Marina, al fine di tutelare la salute della popolazione, l’ente chiederà di partecipare alle conferenze dei servizi presso l’Assessorato Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità L’amministrazione ha accolto l’appello del parroco Trifiró e del coordinamento Ambientale Milazzo Valle del Mela ed in soli in 4 giorni sono state raccolte centinaia di firme.
Infine l’Assessore Maimone ci tiene a precisare che il Comune di San Pier Niceto intraprenderá tutte le azioni per evitare la realizzazione di questo impianto anche di natura tecnica e legale.