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Sulla paventata chiusura del Pronto soccorso dell’Ospedale ‘Cutroni Zodda’, si riaccende nuovamente il dibattito politico su una struttura fondamentale che al momento da indiscrezioni provenienti dall’Ars, porterebbe un grave danno al comprensorio assumendo entità pesantissime a discapito del diritto alla salute dei nostri cittadini.

Sulla questione il sindaco della città del Longano, Roberto Materia, dichiara che: “Un piano di ristrutturazione della rete ospedaliera siffatto, precluderebbe la possibilità di mantenere in essere entrambi i Pronto Soccorso di Barcellona P.G. e Milazzo , garantendo così la presenza di un solo punto di primo soccorso.

Ciò si andrebbe a sommare ad una drastica riduzione di reparti e posti letto lasciando di fatto un intero bacino di 150mila utenti, sguarnito dell’assistenza e delle principali unità mediche ed operative, andando tutto ciò, in contrasto con quanto prevede l’ordinamento in riferimento alla previsione necessaria di posti letto in base al numero di abitanti sul territorio.

Si è pertanto ben lontani da quell’idea di ospedali riuniti di primo livello su cui il Governo Regionale aveva dato ampie rassicurazioni e pertanto appare chiaro che oggi più che mai la politica non adempie più al suo ruolo di garanzia  ,risultando del tutto lontana e dissociata dalle esigenze dei cittadini.

Apprendere che la commissione sanità dell’Ars – continua il sindaco – abbia dato parere favorevole ad un piano sanitario talmente scellerato che vede territori come il nostro del tutto spogliati e privati di tutti i servizi ospedalieri essenziali ma al contempo preveda per realtà come Castelvetrano e Mazzarà del Vallo , patria dell’Assessore Gucciardi, eccellenze di ogni tipo sotto il  profilo ospedaliero non può che lasciare esterrefatti portandoci a valutare  questo modo di agire degno non del politico ma del politicante .

 Riteniamo corretto ,tutto ciò premesso, che l’Assessore e chi ha collaborato a tale pianificazione presenti al più presto irrevocabili dimissioni, -conclude il primo cittadino – dal canto nostro alzeremo le barricate in maniera decisa, ricorrendo ad ogni via legale possibile per combattere quella che potrebbe rivelarsi una fra le più gravi ingiustizie mai subite  dai nostri concittadini “.