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a cura di Alfredo Anselmo. 

Siamo così giunti alla quarta e penultima serata della 71esima edizione del Festival di Sanremo, prima del gran finale di stasera e il Teatro Ariston proclama il suo primo vincitore: Gaudiano con la sua Polvere da sparo trionfa fra le ‘Nuove Proposte’. Un premio che il giovane cantante dedica “a mio padre, alla mia famiglia, due anni fa mio padre è andato via ma adesso lo sento qui con me”. 

Un pezzo del quale sono state date due diverse letture: qualcuno ci ha visto addirittura una sorta di istigazione al suicidio ma in effetti leggendo fra le righe del testo è esattamente opposto il proposito dell’autore che tramite questa canzone torna a sentire il genitore vicinissimo e di conseguenza esorcizza il proprio lutto. Musicalmente non banale il brano permette al giovane vincitore delle acrobazie vocali che rendono ancor più particolare la canzone. Con Gaudiano, foggese purosangue, si sono giocati la finale Wrongonyou (Lezioni di volo), che conquista il Premio della Critica “Mia Martini”, Davide Shorty (Regina) al quale è assegnato il Premio della Sala stampa “Lucio Dalla”, e Folcast (Scopriti). Premia il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, una delle due co-conduttrici della serata, l’altra è una soporifera Barbara Palombelli.

Vengono quindi riproposte le 26 canzoni dei ‘big’ che sfilano sul palco eseguendo i rispettivi brani. Si parte con una elegante Annalisa, per proseguire con un arrabbiato Aiello, quindi lo spettacolo rock dei Maneskin, Noemi piace sempre di più, Orietta Berti ha la voce più bella, Colapesce-Di Martino portano un tocco di musica anni ’80, Max Gazzè è Dalì, Willie Peyote trascina, Malika Ayane raffinata, La rappresentante di lista in rosso tutta energia, Madame incredibilmente donna, Arisa rigorosa, Coma_Cose in sintonia, Fasma romantico in autotune, Lo Stato sociale ironico, Francesca Michielin-Fedez legati da un filo rosa, Irama (in video), Extraliscio con Davide Toffolo sempre pimpanti, il simpatico Ghemon, il convinto Francesco Renga, un mistico Giò Evan, l’accorato Ermal Meta, il rilassato Bugo, Fulminacci cantautorale, chiudono gli ormai assonnati Gaia e Random. È tardissimo, c’è il tempo per la classifica data dal voto della sala stampa che vede in testa il duo Colapesce-Di Martino, piazzamento che permette alla loro canzone di risalire parecchie posizioni nella classifica generale. Bene anche Willie Peyote. Si conferma Ermal Meta.

Per quanto concerne gli altri momenti della serata abbiamo assistito ad un monologo di Barbara Palombelli sulle donne mentre  Fiorello ed Amadeus con parrucche hanno cantato ‘Siamo donne’ interpretando Jo Squillo e Sabrina Salerno. No comment, che è meglio. Occorre parlare invece, dell’ennesimo nuovo ‘quadro’ di Achille Lauro, che arriva sul palco con abito da sposa e bandiera tricolore, scende le scale insieme al sodale Boss Doms, accompagnati dall’inno nazionale italiano e la marcia nuziale. I due si baciano come era già successo lo scorso anno, con un evidente riferimento alle unioni civili. Poi parte “Me ne frego”. Nel quadro c’è anche Fiorello, annunciato come ospite misterioso.

L’altro atteso ospite è  Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo nel 2019. Il suo ritorno sul palco dell’Ariston con un medley di successi inizia dalla recentissima Inuyasha, passando per Barrio, Rapide e Calipso. Immancabile Soldi, che è proprio la canzone con cui trionfò a Sanremo, così come imprescindibile è l’applauso dell’orchestra nel ritornello.

Infine sul palco per l’omaggio a Renato Carosone, Enzo Avitabile si unisce a Fiorello e Amadeus per Caravan Petrol, mentre Alessandra Amoroso prima si esibisce insieme ad Emma poi con Matilde Gioli, fa un monologo sui lavoratori dello spettacolo chiedendo diritti che non siano un colpo di fortuna ma un valore garantito. Una notte in italia di Ivano Fossati cantata dalla Amoroso chiude questo momento.

Oggi il gran finale, si chiude in bellezza con tantissimi ospiti e le nuove esibizioni di tutti i 26 artisti, finalmente verrà incoronato il vincitore di questo Sanremo 2021.