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La parrocchia di Saponara Marittima di P. Nino Cavallaro continua la ricerca del ‘Bello’, che questa volta, dopo la ‘Infiorata del Corpus Domini’, fa con un concerto della sua corale nel giorno dell’Epifania, quando le feste di Natale si avviano ormai verso il termine di domenica prossima, giorno del ‘Battesimo di Gesù’.

Si è rinnovato ieri, dopo la messa vespertina, l’oramai tradizionale appuntamento del ‘Concerto dell’Epifania’, voluto da P. Nino già dal suo primo anno a Saponara Marittima e giunto alla sua 12^ edizione, che la ‘Corale S. Domenico’ ha voluto dedicare alla memoria di Giovanna Bellantoni, una delle sue voci che li ha lasciati recentemente, come ha detto, commossa, la corista Antonella Faranda, nel suo ruolo di presentatrice.

Applauditissimo dai numerosissimi fedeli e dal sindaco, Giuseppe Merlino, presente assieme al vicesindaco, Santo Venuto, e all’assessore Rosalba Pino, il repertorio di canti religiosi, accuratamente scelti dal giovanissimo Direttore, Giorgio Midiri, che, da ottobre, ha magistralmente curato la preparazione del concerto in ogni minimo particolare, seguendo personalmente le numerose prove dei 60 cantori non professionisti, con l’organista Maria Saraniti.

Appassionato impegno nella ricerca del ‘Bello’, nella convinzione che “La musica è capace di aprire le menti e i cuori alla dimensione dello spirito e conduce le persone ad alzare lo sguardo verso l’Alto, ad aprirsi al Bene e al Bello assoluti, che hanno la sorgente ultima in Dio”, ha voluto evidenziare P. Nino, visibilmente compiaciuto, citando, e così ricordandolo, Papa Benedetto XVI.

Hanno iniziato festosamente le trombe, con il ‘Preludio al Te Deum H. 146 in Re maggiore’ di Marc-Antoine Charpentier (conosciuto come la sigla dell’Eurovisione), eseguito dalla tromba solista del M° Emanuele Celona e da quelle di Enrico Caruso e Pasquale Prochilo, che subito dopo hanno suonato ‘Festive Trumpet Tune’ del compositore contemporaneo David German (M° Caruso solista).

Al classico ‘Adeste Fideles’ è seguita la preghiera di San Bernardo rivolta alla Vergine Maria, che apre il canto XXXIII del Paradiso di Dante, musicata da Marco Frisina, alla voce solista Mariacristina Silvestro.

Sempre di Frisina il ‘Prologo del Vangelo secondo Giovanni’, testo proprio della liturgia della Veglia di Natale, che ha emozionato per via dei suoi piano/forte eseguiti ‘a cappella’, ottimamente interpretati dal M° Midiri, ed ha fatto meditare sulla ‘Armonia’ – di cui la musica è un accenno – verso cui è diretta la Creazione, guidata dal ‘Logos’, quando l’uomo diventerà simile a Lui, cioè quando sarà completamente superato l’egoismo e sarà raggiunta la piena donazione, la Caritas, l’Amore.

Hanno chiuso: ‘O Holy Night’ di Adolphe Adam (1847), cantato dalla voce bianca solista di Vittorio Costanzo; ‘Tu scendi dalle stelle’, eseguito magnificamente ‘a cappella’; il medley di ‘Joy to the World’ di Isaac Watts (1719), che fa riferimento al ritorno trionfale di Gesù alla fine dei tempi, e  ‘The first Noel’, canto natalizio della Cornovaglia (tra XVI e XVII secolo).

Luigi Politi