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Rifiuti tossici, foto tratta dal web

Rifiuti tossici, foto tratta dal web

Scagionato dalla dura e pesante accusa di disastro ambientale perché il ‘fatto non sussiste’, l’imprenditore barcellonese Mario Saccà, 57 anni, amministratore di una ditta di autotrasporti, imputato presso il tribunale di Livorno con altre due persone nel processo per i 198 fusti tossici persi in mare dall’Eurocargo Venezia il 17 dicembre 2011, nei pressi dell’isola di Gorgona. Il gup Antonio Del Forno ha respinto le richieste di condanna, avanzate dal pubblico ministero Luca Masini, di due anni e otto mesi per Saccà, spedizioniere della merce-rifiuto, e Salvatore Morello, 49 anni, responsabile del magazzino della Isab, produttrice del rifiuto, e di due anni e due mesi per il comandante della nave, Pietro Colotto, assolto anche dall’imputazione di pericolo di naufragio.Il giudice ha comunque disposto una perizia per accertare se la condotta di navigazione del comandante sia stata corretta o colposa.