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All’emergenza sanitaria e la crisi economico-sociale del territorio, si aggiunge in questi ultimi due giorni per colpa di mano piromani ‘sospette’, approfittando del forte vento di scirocco, hanno fatto scattare l’allarme incendi nelle colline del territorio tirrenico, con le fiamme giunte anche sull’autostrada Messina-Palermo.

Ed ecco sul luogo, per il secondo giorno, canadair in azione nella zona di Spadafora. Nuove fiamme, non la continuazione del fuoco di ieri, che non lascia dubbi di interpretazioni su atti dolosi perpetrati da piromani. Si è iniziato fin dalle 7 della mattina, con nuove immagini di fumo e fiamme tra le colline tra Spadafora e San Martino, in zona Puntale.

Da registrare che sono diventate anche difficoltosi anche gli interventi delle forze dell’ordine e i vigili del fuoco, che hanno messo a riparo delle case dove il fuoco era arrivato molto vicino.

subito dopo sono arrivati in mattinata anche due canadair al fine di evitare che la combustione possa ulteriormente allargarsi coinvolgendo il territorio al confine con Rometta.

E’ stata chiusa al traffico l’autostrada ME-PA, intervenuti anche gli aerei antincendio che hanno lanciato acqua sulle corsie della A20 e nella zona del cimitero, anch’esso minacciato dalle fiamme.

Inoltre da registrare anche la chiusura temporanea al traffico del tratto di strada statale 117 “Centrale Sicula” dal km 0 al km 11,800 a Contrada Torre, in provincia di Messina, in entrambe le direzioni, a seguito di un incendio.

In questo punto il traffico è stato deviato lungo la provinciale per Mistretta e lungo la strada statale 113 a Tusa Marina. Sul posto per domare le fiamme, intervenuti i Vigili del Fuoco, giunti sul luogo per gestire la viabilità anche il personale di Anas e le Forze dell’ordine.

Un altra giornata di aria calda e di duro lavoro per pompieri e forze dell’ordine, per colpa della follia piromane che sta mettendo a repentaglio molta parte della natura mediterranea nel territorio provinciale, dopo gli incendi registrati ieri anche a Barcellona Pozzo di Gotto, Sant’Agata di Militello e Sant’Angelo di Brolo.