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“C’erano anche materie scientifiche, ma, forse sono stato sfortunato, non ho avuto dei professori che mi abbiano fatto amare la scienza: erano noiosi, pedanti, poco coinvolgenti. L’ho capito dopo, grazie al mio lavoro di giornalista, che mi ha aiutato a comprendere come alcune cose non mi sono state insegnate, per esempio il metodo della scienza, le regole, l’etica, il piacere di scoprire….”

Piero Angela (Gazzetta del Sud, “Su Rai3 il ‘testamento’ di Piero Angela ai giovani”), quando ebbe a presentare quello che sarebbe stato il suo ultimo lavoro “Prepararsi al futuro” (16 puntate in onda da oggi e ogni venerdì alle 15 su Rai3), evidenziava la grandissima importanza e l’enorme responsabilità degli insegnanti sul futuro dei giovani e sullo sviluppo sociale, con le drammatiche conseguenze legate al cattivo esercizio del loro ruolo/missione.

Infatti, dal momento che tutti i giovani hanno le potenzialità per studiare con successo (bisogna biasimare chi dannosamente afferma il contrario, a volte tristemente anche gli stessi genitori e amici), si può senza dubbio sostenere che alla base di ogni insuccesso scolastico ci sono fallimenti della scuola e disagi familiari.

E se oggi questo continua ad avvenire, è perché la Politica fino ad ora non è intervenuta efficacemente, ponendosi ad esempio le questioni se sia sufficiente il superamento di un concorso per essere dei buoni insegnanti (la riflessione di Piero Angela dimostra il contrario) e se le famiglie hanno la libertà economica di scegliere quanto tempo dedicare alla cura dei figli (i bassi salari e la mancata previsione di un reddito per casalinghe/casalinghi direbbero il contrario).

Fino a quando si continuerà ad abdicare su tali questioni ed i figli non diventeranno la Priorità di ogni scelta politica, non si potrà essere ottimisti sul futuro, dal momento che quel tempo apparterrà proprio ai giovani di oggi.

Luigi Politi