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Il primo a finire in arresto è SPADARO Francesco, trentottenne messinese, noto alle forze dell’ordine. Le Volanti della Questura di Messina, dirette dal dott.Scalzo, nel corso di specifici servizi antidroga, lo hanno trovato con 41,28 grammi di cocaina, pari a circa 40 dosi di sostanza stupefacente. Un involucro in cellophane e un astuccio comunemente utilizzato per le aspirine gli strumenti di conservazione della droga sopra precisata. A finire sotto sequestro anche la somma di 540 euro, trovatagli addosso e precisamente nella tasca dei jeans. Rinvenuto, altresì, a seguito di perquisizione domiciliare, un bilancino di precisione.

Quasi 300 dosi di marijuana sono state altresì sequestrate questa volta dai poliziotti del Commissariato Nord di Messina, diretti dalla dott.ssa Di Nuzzo. A finire in manette, durante i consueti servizi di contrasto all’attività di spaccio, NORMANNO Michele, quarantenne, anch’egli noto alle forze dell’ordine.

La perquisizione personale ha portato alla luce 5 involucri di carta alluminio contenenti stupefacente del tipo di cui sopra oltre che la somma di 35 euro.

Ma il grosso quantitativo veniva rinvenuto presso l’abitazione: nello specifico 326,1 grammi si trovavano nascosti nel sottotetto.

Ad essere sequestrati anche 3.045 euro, una pistola giocattolo in metallo ed un foglio con riportate delle somme da dare ed avere.

Risale infine alle prime ore dell’alba l’arresto di COSTANTINO Daniele, venticinquenne, messinese, da parte degli agenti delle Volanti. Anche lui già noto alle forze dell’ordine, è stato notato dai poliziotti impegnati nel controllo del territorio mentre cercava di disfarsi di un involucro, recuperato e risultato contenete marijuana. La successiva perquisizione domiciliare consentiva il rinvenimento di altra droga: 128,60 grammi di erba in tutto, pari a circa 120 dosi, nascosta, ad eccezione dei pochi grammi di cui aveva tentato di disfarsi in strada, nella cuccia del cane. Nel comodino vicino al letto c’era invece un bilancino di precisione e un elenco riportante la contabilità dell’attività illecita. Il venticinquenne sarà giudicato con rito direttissimo.