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Dura replica della Sen. Grazia D’Angelo (M5S) alle dichiarazioni di queste ore del Presidente Musumeci, dell’Assessore Razza e di parecchi parlamentari regionali e nazionali del centrodestra che stanno gridando allo scandalo per la scelta di assegnare la “zona arancione” alla Sicilia nel nuovo Dpcm Conte. La parlamentare messinese nella sua nota evidenzia come invece di fare mea culpa il Presidente Musumeci attacca Roma che in effetti ha deciso la ripartizione in tre zone in base a ben 21 parametri ed all’indice di contagio Rt e non certo a simpatie o antipatie politiche. 

“Musumeci ha definito assurda la scelta del governo nazionale di inserire la Sicilia nella zona arancione, che determina una serie di limitazioni e che rischia di dare un’ulteriore duro colpo alla nostra già fragile economia.

Reputo surreali le dichiarazioni dello stesso Governatore siciliano che si stupisce e dà colpe al governo nazionale. Musumeci conosce perfettamente la condizione di estrema vulnerabilità della sanità siciliana e già da aprile sa quali sono i 21 parametri stabiliti dal Comitato Tecnico Scientifico da rispettare.

Musumeci e l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, dovrebbero avere l’onestà di ammettere ai siciliani i propri errori nella gestione del sistema sanitario siciliano, fra la prima e la seconda fase dell’emergenza sanitaria.

Sono stati spesi solo 50 milioni di euro dei 128 stanziati dal governo Conte e i risultati si vedono oggi: non sono stati, infatti, incrementati i posti in terapia intensiva ed è solo stato fatto l’annuncio di 588 nuovi posti (solo virtuali e ancora non fisicamente realizzati). Non è stato potenziato il tracciamento, si fanno 6 mila tamponi al giorno (come nel mese di aprile), le dotazioni organiche sono ridicole e le nuove attrezzature acquistate non sono sufficienti.

Che si prendano le proprie responsabilità e agiscano subito, utilizzando gli importanti finanziamenti provenienti da Roma previsti per potenziare il sistema sanitario delle regioni italiane e fra due settimane, quando ci sarà un ulteriore aggiornamento dell’andamento della pandemia, potremmo diventare zona gialla”.

La speranza adesso è che non ci si fossilizzi in sterili polemiche ma che si passi all’azione per salvare il salvabile. Basti pensare che il Covid Hospital di Barcellona Pozzo di Gotto ha avuto fino ad oggi una Terapia Intensiva  ‘fantasma’.