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Nella diretta consueta, De Luca ha accennato ad una fase 2 “blindata” per la Sicilia e si è rivolto a Musumeci.

Piano piano comincia a delinearsi la strategia per la seconda fase e consiste nella blindatura della Sicilia. Si è rivolto al Presidente Musumeci il sindaco De Luca, che ha dichiarato: “Se vogliamo sfruttare la situazione siciliana che ha per fortuna un numero di contagi bassi dobbiamo evitare che la pandemia arrivi da altre regioni. Presidente Musumeci deve blindare la Sicilia con la banca dati “si passa a condizione” e controllare così gli ingressi in tutta la Regione per controllare chi arriva, flusso di pendolari e merci. In questo modo possiamo controllare scientificamente.”

Ha insistito sulla banca dati, il sindaco, ricordando quanto fatto dall’omologo sardo di Musumeci, che ha adottato un sistema come quello della piattaforma “Si passa a condizione.”

Secondo De Luca, ” La banca dati è la prima decisione da prendere e da estendere in tutto il territorio siciliano, non solo per Messina. Lo strumento funziona. La ripartenza è subordinata alla volontà di chi sta sopra le nostre teste. Prima di riaprire blindiamoci. Noi dal 4 maggio possiamo iniziare ad aprire, altri dieci giorni di sacrifici sono necessari per non bruciare quanto abbiamo fatto finora.”

Ma non solo lo Stretto, conusueto ormai l’aggiornamento anche sulla Family card:

Ammontano a 10696, le domande presentate fino ad oggi, cioè  il 10% dei nuclei familiari di Messina. 8054 sono le domande valide; 2642  quelle annullate. Oltre il 60% delle richieste di annullamento seguono l’arrivo del bonus dei 600 euro per le Partite Iva, altri sono invece i furbetti che abbiamo dovuto bloccare d’ufficio.

“Delle domande valide ben 5799 sono le famiglie che rientrano in fascia A e fascia B, quindi senza alcun reddito. L’importo speso fino ad oggi sfiora i 600 mila euro. Domani alle 20 chiude la possibilità di chiedere la card. Nei prossimi giorni si aprirà una finestra per dare la possibilità alle famiglie con disabili che hanno indennità di poter fare la domanda.”

Livia Di Vona