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Si va verso misure più restrittivi sul territorio regionale, altri casi di contagio registrati nelle provincie. Da qui a breve il bollettino ufficiale della Protezione civile regionale, con le parole del presidente Nello Musumeci che chiede a Roma maggiore autonomia decisionale.

Intanto da segnalare primi due casi di positività al coronavirus in provincia di Trapani. Si tratta di un 61enne che ieri sera è stato ricoverato all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala con problemi di respirazione e che ora è stato trasferito all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. L’uomo, secondo le prime informazioni, sarebbe tornato in città dalla Lombardia. Il secondo caso ad Alcamo e riguarda un uomo che si era recato a Pantelleria. Altri due casi di positività all’ospedale di Corleone e a quello di Caltagirone

E diverse grandi aziende anche nel palermitano, hanno deciso di abbassare le saracinesche da Intimissimi a Calzedonia, da Luisa Spagnoli a Piazza Italia e Zara. Quasi tutte le grandi aziende stanno chiudendo ovunque, anche in Sicilia. I grandi marchi del commercio e dell’abbigliamento calano le saracinesche per qualche settimana, fino ad aprile almeno, quando sperano che l’emergenza coronavirus sarà passata. “In questo momento – spiega Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – arriva una comunicazione dopo l’altra. Molte aziende stanno mettendo i lavoratori preventivamente in ferie ma noi chiediamo a tutte le imprese di attivare le procedure per gli ammortizzatori sociali e garantire un reddito, anche perché non tutti hanno ferie residue. La situazione è drammatica, grandi marchi come Intimissimi e tutto il gruppo Calzedonia hanno chiuso i negozi su tutto il territorio nazionale. Abbiamo notizia di chiusure anche nei centri commerciali. Sonny Bono, Clayton, Mondadori, Navigare, dMail, Stella Zeta, Piazza Italia, Zara, Thun. Si sta fermando tutto, i settori dell’abbigliamento, calzature, accessori, sono tutti in crisi, con crollo dei fatturati anche del cento per cento. Sono partite decine di richieste di solidarietà in numerose aziende che restano convinte che questa situazione durerà ancora per diversi mesi. Ci auguriamo che siano messe in campo misure importanti e straordinarie perché quello che sta accadendo è incredibilmente drammatico”.

Nell’ultima nota il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, puntualizza lo stato della situazione alla luce degli oltre 20mila arrivi in sicilia negli ultimi giorni: “La Sicilia sostiene le misure varate dal governo centrale e si unisce alla richiesta di consentire a ogni Regione, in un quadro di condivisione con le istituzioni nazionali, di adottare iniziative ulteriori, purchè non in contrasto. E’ il giusto compromesso per venire incontro a richieste legittime, come quelle della Lombardia, che nel sentimento di coesione nazionale non possono essere lasciate inascoltate. Per noi si tratta, ove condiviso, dell’opportunità di adottare una linea ancora più ferma, resa indispensabile dal numero enorme di cittadini (oltre ventimila) che hanno lasciato proprio le regioni del Nord. Nessuno vuole fare una corsa al primo della classe, ma tutti abbiamo il diritto e il dovere di proteggere le nostre popolazioni e dare il giusto tempo al sistema sanitario per prepararsi a una eventuale gestione emergenziale”.