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Il bollettino regionale in merito alla situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi, martedì 10 marzo, in merito all’emergenza #Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

“Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).

Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a #Palermo, cinque a #Catania, due a #Messina, uno a #Caltanissetta, tre ad #Agrigento e uno a #Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.

Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.”

Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Nel durante l’ego-ignoranza dilaga, con 350 mascherine protettive rubate all’ospedale Piemonte di Messina dove qualcuno è entrato in uno dei depositi del nosocomio per trafugare una fornitura di mascherine, del tipo di quelle utilizzate in questi giorni per difendersi dal Coronavirus.

Indagano su questa vergognosa vicenda i carabinieri della stazione di Camaro con i colleghi del Reparto operativo.

Un episodio grave, visto il momento in cui da un lato ci si appella alla responsabilità e dall’altro si fanno i conti con l’egoismo individuale: è evidentemente che il furto è stato organizzato e programmato, e messo in atto quando il regime di sorveglianza era fuori controllo.