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Il report regionale, registra 996 nuovi positivi al Covid 19 in Sicilia, su 29.270 tamponi processati con una incidenza del 3,4%. L’isola è sesta per contagio dopo la Veneto, Lombardia, il Lazio, la Puglia, Campania.

Le vittime sono state 38 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.334. Il totale degli attualmente positivi è 47.030, con un decremento di 449 casi rispetto a ieri. I guariti sono infatti 1.407. Negli ospedali i ricoveri sono 1.653, 11 in meno rispetto a ieri, dei quali 232 in terapia intensiva, 3 in più.

La distribuzione nelle province vede Catania con 230 casi, Palermo: 270, Messina 192, Trapani 87, Siracusa 97, Ragusa 15, Caltanissetta 52, Agrigento 36, Enna 17.

Screening per le scuole superiori in vista del ritorno in classe.

“Auspichiamo di uscire dalla zona rossa il 31 gennaio”. Così l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nella replica ai parlamentari a conclusione del dibattito all’Ars sulla situazione pandemica nell’isola.

Lavorare insieme affinché ci possa essere una ripresa delle lezioni in presenza, sia nelle seconde e terze medie, sia negli istituti superiori (al 50 per cento).

L’auspicio è quello di tornare in aula il primo febbraio o comunque al cessare della “zona rossa” in Sicilia. È quanto ribadito durante una riunione a Palazzo Orléans della Task-force regionale, presieduta dal professore Adelfio Elio Cardinale, presente l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla.

«C’è l’impegno dell’assessorato alla Salute e di tutto il governo Musumeci – evidenzia l’assessore Lagalla – ad assicurare lo screening degli alunni dai 14 anni in su, dei docenti e di tutto il personale scolastico, nei drive-in allestiti in tutta l’Isola e a continuare il monitoraggio negli istituti, con le apposite Usca scolastiche, dopo la ripresa».

La Task-force ha ribadito la raccomandazione di utilizzare le mascherine Ffp2 per i docenti di sostegno delle scuole di ogni ordine e grado e per gli insegnanti dell’infanzia e della primaria.
«Confermato anche – aggiunge l’assessore Lagalla – il potenziamento dei trasporti urbani ed extraurbani in coincidenza con la riapertura degli istituti superiori, secondo i Piani provinciali elaborati e coordinati dalle Prefetture».