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Il bollettino delle ultime 24 ore registra 543  nuovi positivi che si registrano oggi in Sicilia con sono 22.730 i tamponi processati, con una incidenza di poco sopra il 2,3%: il tasso è leggermente in salita rispetto a ieri. La regione è decima nel numero di nuovi contagi.

Le vittime sono state 20 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.824. Gli attualmente positivi sono 34.970, con una diminuzione di 337 casi rispetto a ieri. I guariti sono 860. Negli ospedali continuano a diminuire i ricoveri che adesso sono 1.211; 13 in meno rispetto a ieri, diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva che sono 168, uno meno rispetto a ieri. La distribuzione nelle province vede Palermo con 132 casi, Catania 197, Messina 67, Trapani 13, Siracusa 38, Ragusa 27, Caltanissetta 29, Agrigento 31, Enna 9.

Il Tar di Catania ha rigettato il ricorso presentato contro l’assessorato alla Salute della Regione Siciliana da alcune persone alle quale era stata somministrata la prima dose del vaccino anti Covid-19 senza essere in lista ed averne titolo. A loro, quindi, non sarà eseguita la seconda inoculazione come deciso dalla Regione per “non premiare i ‘furbetti'”.

Intanto in serata è stato emesso il provvedimento cautelare, in forma monocratica, dal presidente della quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale. L’udienza collegiale si terrà l’11 marzo prossimo. IL giudice sottolinea che “non risultano evidenze scientifiche di eventuali rischi derivanti dalla mancata somministrazione della seconda dose, se non quello della possibile inefficacia del vaccino, effetto che riporterebbe i ricorrenti alla situazione quo ante a quella determinata dall’aver avuto accesso alla prima dose, pur non avendone diritto”. Inoltre, ritiene il giudice amministrativo, “non c’è alcuna evidenza scientifica che l’effetto della prima dose vaccinale possa perdurare nel tempo, tenuto conto anche che nelle informazioni relative all’utilizzo del farmaco pubblicate sul sito dell’Ema, addirittura in caso di sovradosaggio, e non sono state indicate reazioni avverse”. “Nel bilanciamento del contrapposto interesse – osserva il Tar – che non è quello del risparmio di spesa, come indicato in ricorso, ma quello di garantire il regolare proseguimento della campagna vaccinale nei confronti degli aventi diritto, tenuto conto del contingentamento del numero delle dosi di vaccino – conclude il giudice amministrativo – l’istanza di misure cautelari monocratiche proposta dai ricorrenti, va respinta”.