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Il report regionale, registra 1.230 i nuovi positivi al Covid in Sicilia, su 21.609 tamponi processati con una incidenza del 5,7%. L’isola non è più la prima regione per contagio e dopo il secondo posto di ieri scivola al quinto preceduta da Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Puglia.

Le vittime sono state 28 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.129. Il totale degli attualmente positivi è 46.898, con un incremento di 191 casi rispetto a ieri quando si era registrata una diminuzione. I guariti, infatti, sono 1011.

Negli ospedali i ricoveri sono 1.657, 17 in meno rispetto a ieri, dei quali 221 in terapia intensiva, 6 in più. La distribuzione nelle province vede Palermo di nuovo in testa al contagio con 459 casi seguita da Catania con 248 e da Messina 127, Trapani 112, Caltanissetta 104, Siracusa 68, Agrigento 41, Ragusa 36, Enna 35.

Intanto nel pomeriggio, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a margine di un incontro stampa a Palazzo d’Orleans, ha fatto sapere: “Siamo preoccupati, il diritto alla vita è prioritario, e se il contagio non dovesse abbassarsi noi alla fine del mese adotteremo ulteriori misure restrittive d’intesa con il Governo nazionale e non escludo che si possa arrivare ad un lockdown come quello della scorsa primavera”.

“La zona rossa di questo periodo non è la stessa della scorsa primavera – ha sottolineato il governatore – ma questo lo ha deciso il governo nazionale e noi abbiamo recepito per intero il Dpcm apportando qualche qualche piccola misura restrittiva.
Siamo molto allarmati perché i siciliani non hanno capito la gravità del momento. Basta guardare le foto e i filmati per rendersi conto della indisciplina di una minoranza di cittadini”.