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Gli ultimi dati sull’andamento dell’emergenza Covid in Sicilia confermano che le restrizioni adottate stanno finalmente producendo i primi risultati. Sono 1.306 i nuovi positivi registrati oggi, una cinquantina in più rispetto a ieri ma con un numero di tamponi di gran lunga superiore, quasi 10 mila, effetto anche dello screening a tappeto con i test rapidi e i drive in su tutto il territorio regionale.

Da rilevare anche il dato sull’incidenza del tasso di positività che passa dal 19 per cento al 13 di oggi. Questo il report dei contagi nelle province: 76 #Agrigento, 63 #Caltanissetta, 324 #Catania, 20 #Enna, 160 #Messina, 313 #Palermo, 79 #Ragusa, 95 #Siracusa, 158 #Trapani.  

Ma il dato più confortante viene dagli ospedali, dove per la prima volta si registra una diminuzione dei pazienti ricoverati, 1.844 tre in meno rispetto a ieri, mentre resta stabile il numero dei posti occupati nelle terapie intensive (243).
E proprio il “giallo” dei posti letto nelle terapie intensive dell’isola è al centro dell’ispezione da parte dei tecnici del Ministero, che oggi hanno proseguito la loro attività visitando l’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta e il Civico di Palermo.
Nel corso delle verifiche non sarebbe stata riscontrata alcuna irregolarità, anche se il sindacato ospedaliero Cimo contesta la procedura seguita. “Constatiamo che gli ispettori ministeriali sono andati negli ospedali dove anche per le tabelle del nostro sindacato i conti tornavano perfettamente ed è tutto regolare.
Non sono andati, finora, negli ospedali dove le nostre tabelle davano negatività di posti”. La situazione dei posti letto nelle intensive è stata anche al centro della seduta della Commissione Sanità dell’Ars, convocata dopo le polemiche legate alla pubblicazione di un messaggio vocale del dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica, Mario La Rocca, rivolto ai vertici delle Aziende sanitarie in una chat su whatsapp in cui il burocrate sollecitava i manager a caricare sulle piattaforme Cross e Gecos i dati sui posti letto disponibili in vista della decisione del governo. L’assessore alla Salute Razza e il dirigente La Rocca, collegati in videoconferenza, hanno spiegato che quei dati erano già stati comunicati in precedenza al Ministero, specificando che la piattaforma Cross è quella a cui fa riferimento la Protezione Civile nazionale per verificare la disponibilità dei posti letto di terapia intensiva nelle diverse regioni, mentre la piattaforma Gecos è quella utilizzata a livello regionale dal 118 o dai pronto soccorso per lo smistamento dei pazienti negli ospedali. Razza ha inoltre negato l’esistenza di un nesso di causalità tra le valutazioni del Ministero circa la zona in cui inserire la Sicilia e il numero di posti letto disponibili in terapia intensiva per i pazienti Covid, passati da 298 agli attuali 340. Una ricostruzione contestata tuttavia dai parlamentari d’opposizione che hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore che verrà discussa domani in aula all’Ars.