Condividi:

Non li manda certamente a dire, l’ex candidata alle europee di Fdi Maria Fernanda Gervasi, che attacca il ‘modus operandi’ e le scelte a livello locale e regionale, alla luce degli ultimi movimenti politici. 

“Ciò a cui ci sembra di assistere è una svendita di consiglieri e deputati al miglior offerente. Si va dai “saldi” di casa nostra, – dichiara la Gervasi in una nota – con i consiglieri comunali messi sotto scacco da un sindaco “despota”, che riscrive le regole a suo uso e consumo (la sua mossa preferita è quella del cavallo), ai “saldi” regionali con l’inaccettabile nascita di un gruppo Lega, utile a garantire qualche seggio in più alle prossime elezioni.
Mi chiedo che tipo di politica sia questa. Mi chiedo perché migliaia di giovani, che si apprestano a lasciare Messina e la Sicilia, dovrebbero invece rimanere se hanno di fronte una classe politica che pensa soltanto a garantirsi e non a garantirli.
E mi chiedo pure perché tutti quelli che rimangono dovrebbero nutrire speranza e fiducia nel cambiamento.
Non mi piace generalizzare, ma penso che non pochi abbiano dimenticato che far politica vuol dire anche essere affidabili e coerenti.
Più e più volte ho accettato la sfida elettorale, portando un contributo di voti e di volti nuovi, la cui rilevanza, nella mia area di riferimento, poteva essere percepita e valorizzata in modo più forte e costruttivo, così da mandare agli elettori un messaggio chiaro e inequivocabile. Al netto di strategie e tatticismi, giunge il momento in cui bisogna farsi scegliere dagli elettori, e questi mi hanno sempre dimostrato il loro apprezzamento. Ciò è sufficiente, per me, per continuare a battermi.
Chi parla lo fa con la stessa rabbia dei giovani (e dei loro genitori) che hanno deciso di rimanere in questa nostra terra, per provare a contribuire al cambiamento.
È per questo motivo che rinnovo il mio impegno politico e l’invito alla classe dirigente del centro destra a farsi portatrice di una politica di stabilità e coerenza nell’interesse dei cittadini”.