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Anche oggi sono oltre 40 le città siciliane in cui procede la campagna attiva della Regione per la ricerca del Coronavirus attraverso l’impiego dei tamponi rapidi. Come noto, il target individuato è la popolazione scolastica (personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari) che può fare accesso ai drive-in per sottoporsi volontariamente e gratuitamente al test.
Da questa settimana, c’è la possibilità di prenotarsi mediante la piattaforma online www.siciliacoronavirus.it. Basta cliccare sul bottone “tampone rapido #Covid19” e compilare il modulo di registrazione scegliendo la data disponibile tra i drive-in proposti. La piattaforma provvede a indicare la fascia oraria che viene generata automaticamente in base al numero di prenotazioni già acquisite. L’appuntamento registrato viene quindi indicato e comunicato al cittadino che può così raggiungere il drive-in prescelto.
In ogni sito sono previsti dei percorsi dedicati in cui si procede al prelievo del campione che, in caso di positività, viene immediatamente ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma così come previsto dai protocolli sanitari vigenti.
L’iniziativa del governo di Nello Musumeci è realizzata in collaborazione con ANCISicilia e le amministrazioni locali.

Intanto nel pomeriggio il presidente della Regione Nello Musumeci ha formato l’ordinanza che istituisce due zone rosse in Sicilia. Sono i comuni di Misilmeri (Pa) e Bronte (Ct). Erano stati i sindaci che hanno visto aumentare i positivi a chiedere il provvedimento per cercare di ridurre la curva del contagio.

Infine, nuovo cluster nell’Oasi Maria Santissima di Troina, centro ad alta specializzazione che assiste disabili gravi, che aveva fatto diventare in passato il paese dell’Ennese ‘zona rossa’. Sono 32 i nuovi positivi al Covid: 27 ospiti della struttura, tre operatori e due pienamente sotto controllo’.

‘Ventisette sono i pazienti positivi su 252 ricoverati all’interno della struttura, gia’ in isolamento in due reparti diversi – aggiunge – e poi tre operatori sanitari ammalati piu’ due manutentori. Nessuno di loro e’ ricoverato in altre strutture e le loro condizioni di salute sono discrete e al momento non creano alcuna preoccupazione, L’Asp e’ stata informata di tutto” – sottolinea il presidente dell’Irccs, don Silvio Rotondo