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Grande serata nel salone delle conferenze del palazzo Salleo, all’insegna della lingua siciliana. La manifestazione, magistralmente condotta dal Cav. Marsh Proietto Di Silvestro ha portato sulla scena le poesie di Buttitta, Martoglio, Trassari, Orifici col debutto di una poesia ciascuno di Aristide Casucci, Fernanda Destro e una d’amore, molto interessante, avvicinandosi San Valentino, del Giovane Michele Isgrò, persona molto nota, non solo in Sicilia, quale vice presidente nazionale dell’Asproflor ma anche oltre lo stretto.

Gli auguri a Michele che il suo gentile scrivere arricchisca giorno dopo giorno sempre più la letteratura Siciliana. A recitare si sono alternati: il giovanissimo Mattia Nardo, il prof. artista Cono Messina, l’autore Domenico Orifici, il prof. Geraci dell’università di Messina, Fortunato Sindoni, Lina Santangelo e Sara Fazio. Nel corso della manifestazione hanno portato il loro contributo alla lingua siciliana i Prof.ri Mauro Geraci e Filippo Grasso dell’Università di Messina. Alla poesia, parimenti, si è unita armonicamente la musica. Mattatore in tal senso è stato il cantautore Melo Ballato accompagnato al tamburello dal Prof. e artista Cono Messina.

Il cantautore Melo Ballato e lo scrittore poetico Domenico Orifici sono studiosi che, il primo con la musica pop e il secondo con le poesie in lingua siciliana, tengono alto il patrimonio linguistico della nostra Sicilia. A rendere possibile la manifestazione per l’addobbo del salone e del tocco magico dell’artista e di quanto è stato necessario si ringraziano le signore Enza Giglia, Emanuela Mola, Renata Ofnwager, Silvia Sirna, Natalotto Rosina e i tecnici Melo Bongiorno, Antonino Nardo e Franco Pultrone.

Un grazie va anche al Prof. Giuseppe Mancuso che ha messo a disposizione i suoi leggii e le aste per i microfoni. La Presidente della Pro Loco è molto soddisfatta della riuscita della manifestazione, della collaborazione con il Comune di Sinagra, l’Università degli studi di Messina e l’UNPLI, la sinergia con altri enti non fa altro che far crescere le manifestazioni.

Salvatore Bucolo