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La scrittrice e giornalista Valentina M. Di Salvo con l’inedito “Con un bacio ti dico che” ha vinto la I edizione del Premio Letterario ‘Scaramuzza’ organizzato nell’elegante comune di Sissa Trecasali in provincia di Parma dall’Assessorato alla Cultura e la cui Cerimonia di Premiazione svoltasi in streaming è stata curata dall’Associazione ‘Parma OperArt’.

Il concorso è stato dedicato allo scrittore, pittore e illustratore Francesco Scaramuzza, figura di spicco del grazioso comune parmense ed un ruolo importante è quello che ha rivestito in questo evento l’Assessore alla Cultura Tiziana Tridente che da sempre si spende per divulgare bellezza e cultura del  proprio territorio. Qualificatissima la Giuria composta dai membri della Commissione Pari Opportunità del Comune di Sissa Trecasali, guidata da Laura Bonelli, che ha selezionato testi di elevato spessore poetico-letterario.

All’incontro in videoconferenza hanno partecipato la Presidente di ‘Parma OperArt’ Eddy Lovaglio, l’Assessore Tiziana Tridente e le vincitrici che sono nella sezione ‘Editi’ ex aequo Ilaria Vespignani con il romanzo “La tesi della Duchessa” (Graphofeel) è Patrizia Sciabbica con “Melanie Moor – La storia di Cappuccetto Rosso (Argento Vivo); nella sezione ‘Inediti’ Valentina M. Di Salvo con il racconto “Con un bacio ti dico che”; nella sezione ‘Poesia’ Virginia Benenati con la raccolta di versi “Periello”.

Abbiamo incontrato la scrittrice-giornalista Valentina M. Di Salvo che ci ha parlato del suo racconto, partendo proprio dalla tematica del Premio:
“Il concorso era rivolto alle donne per la letteratura dei ragazzi ed era ispirato alla figura di Maria Luigia d’Austria, seconda moglie di Napoleone. Lei è stata duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, a Parma ha fatto costruire diversi monumenti importanti come il teatro Regio, il Ponte sul Taro, il cimitero della villetta, il convitto, ecc.”.

Quindi Valentina ha descritto nello specifico il proprio testo:
“Il racconto è costituito su due piani, presente e passato ed ha l’impronta di un giallo. Nel passato mostro Maria Luigia come donna moderna, infatti lei, nonostante il periodo e il contesto, era molto moderna. Racconto dello svelamento dell’amore per Adam Albert von Neipperg e, appunto, del suo essere donna. Aspetto ovviamente incanalato nelle azioni/pensieri.
Nel presente, ambientato nel 2020 (quindi sullo sfondo ci sono le terribili mascherine) c’è Sara, una ragazzina di 15 anni che si trova nel monumento funebre che Maria Luigia ha dedicato a Adama Albert von Neipperg, secondo gli storici l’unico uomo che abbia mai amato. Qui vede una viola dipinta sul muro. La viola a Parma è il simbolo della duchessa. Infatti è stata lei a ideare il profumo. Comunque, tornando alla storia, lei attraverso articolo di giornale online scopre che ci sono altre viole in altri monumenti, tutti quelli realizzati dalla duchessa. Grazie a un’intuizione riesce  mette in ordine le date e arriva al convitto, incontrando proprio la persona che le dipingeva, un senzatetto che ha perso la figlia anni fa in un incidente.”

La scrittrice Valentina Di Salvo ci ha salutati parlandoci infine del perché ha scelto quel particolare titolo per il suo racconto.
“Il riferimento è innanzitutto al bacio che si sono dati Maria Luigia e Adam Albert, un bacio con cui si sono detti tante cose.
Secondo motivo è la metafora della viola. La duchessa aveva un giardino di viole, era il suo fiore preferito. Si innamora di Adam e inizia ad avere una relazione con lui prima della morte di Napoleone, mentre lui era in esilio. Amad era di ceto sociale più basso, inoltre fanno due figli che crescono dall’altra parte del giardino.
Nel racconto, che ho ovviamente romanzato, ho inventato che la duchessa ha un altro figlio ma che è costretta a cedere a una popolana, garantendo studio e denaro, perché i rapporti con la Francia sono tesi e dei funzionari stavano arrivando a palazzo. Quindi una neonata avrebbe fatto scalpore. Comunque la duchessa fa un patto con la donna che si occupa della bambina e le dice che ogni mese le avrebbe spedito una viola a casa, la madre adottiva avrebbe dovuto raccontare alla bimba una storia sulle viole, ovvero che le viole sono come scrigni, perché se le avvicini alle labbra puoi svelare un segreto e se la viola arriverà al vero destinatario, lui riceverà il messaggio. Se avvicini le viole al viso, puoi sentirle con il tocco di un bacio.”

Chiudiamo menzionando anche altri due eventi che si sono svolti a Sissa Trecasali e che sono stati organizzati dall’Associazione ‘Parma OperArt’: la  XV edizione del concorso lirico “Rinaldo Pellizzoni”, tenuto online, è stato seguito da diverse parti del mondo. A vincere il primo Premio, il soprano russo Yulin Kuchina. Secondo posto, il soprano spagnolo Abenauara Graffigna Caballero. Il terzo posto è stato insignito al tenore italiano Giovanni Maria Palmira ed il Premio “Grazia Cavanna” dedicato ai giovani: insigniti il baritono Alberto Bonifazio e il soprano Claudia Nicole Calabrese.
Quest’anno il concorso “Pelizzoni Young” è stato dedicato alle voci bianche. Si sono qualificati al primo posto Elisabetta Fantoni, secondo posto Anna Bersani, terzo posto Carlotta Dossena.

Personalmente ed a nome di tutta la Redazione e dello Staff di ‘OraWebTv’ mi complimento con la carissima Valentina M. Di Salvo per questo Suo successo augurandole ulteriori affermazioni in campo letterario, che sicuramente arriveranno, vista la sua bravura.