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L’Onorevole Catalfamo ha presentato all’Ars un disegno di legge avente come fine quello di migliorare la qualità della vita delle città siciliane. Molte sono le iniziative proposte, a cominciare dall’abbassamento delle polveri sottili inquinanti, sotto la soglia dei 2.5 punti, fino alla digitalizzazione dei servizi pubblici. 

Un disegno di legge che nasce facendo riferimento alla normativa lombarda sull’istituzione delle smart cities e che consiste nel migliorare la qualità della vita, abbassare la soglia delle polveri sottili inquinanti sotto i 2.5 punti, incentivare la nascita di una mobilità ecosostenibile e digitalizzare i servizi pubblici.

Si tratta di un’iniziativa legislativa che si propone di includere la Sicilia dentro quel  processo complesso e innovativo, già realtà in tutta l’Europa e nel Nord Italia, che vuole trasformare le città del futuro rendendole ecosostenibili e con lavori e servizi digitalizzati.

Presentato nella mattinata di oggi il disegno di legge  all’Ars dal deputato Antonio Catalfamo – capogruppo per Fratelli d’Italia – che ha così argomentato:

“Con il presente testo si intende dare una cornice di riferimento all’universo tecnologico delle smart cities. Un universo valoriale fatto di buone prassi e codici innovativi che tuttavia hanno bisogno di un quadro normativo come base programmatica. In questo primo testo si fa riferimento infatti a un insieme di ordini e principi che possano fungere da mappa nell’estrinsecare le politiche di eco-sostenibilità all’interno delle città siciliane. Obiettivo non è solo mettere in connessione servizi e cittadini ma migliorare la qualità della vita ripensando alla scalabilità dei limiti ambientali e alla valorizzazione dei lavori digitali. In tal senso il superamento del divario digitale resta un punto fermo della proposta legislativa che ha già trovato in Lombardia terreno fertile, basti vedere l’esempio di Milano, prima smart city made in Italy anche nei servizi da e per la pubblica amministrazione. – di ritorno dalla missione in Spagna, il deputato ha quindi raccontato che – “di recente il Salone delle Smart Cities di Barcelona di Spagna, ci ha visti impegnati in una missione di confronto e approfondimento sul nuovo concetto di mobilità strutturale e intra-cittadino per il recupero delle aree verdi e dei sentieri ciclabili. Non dobbiamo tirarci indietro, la sfida del futuro delle nostre grandi città è appena iniziato.”