Il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto Assessorato alla Pubblica Istruzione, ha emanato stasera un comunicato nel quale viene recepito il DCPM 4 marzo 2020 emanato dal Governo Conte: “Si comunica che il Governo Nazionale ha poc’anzi ufficializzato la decisione di sospendere in via prudenziale le attività didattiche di scuole e università in tutta Italia dal 5 al 15 marzo. Pertanto da domani e fino al 15 marzo, salvo nuove disposizioni, saranno sospese le attività didattiche di tutte le scuole di ogni ordine a grado, compreso l’asilo nido comunale.”
Quindi alla fine la città del Longano, come tutte le scuole e le università del Paese, si adegua alle decisioni di Palazzo Chigi che ha deciso per una sospensione definita “prudenziale”. Medesimo passo stanno facendo tutti comuni della nostra provincia per rendere esecutivo sul territorio il decreto stesso nel quale si specifica che nelle zone rosse saranno chiuse anche le segreterie e quindi verrà toccato dall’iniziativa il personale amministrativo mentre nel resto del Paese saranno sospese solo le lezioni. Da specificare che non si tratta di una “chiusura delle scuole”, come è stato erroneamente affermato con molta approssimazione dallo stesso Presidente del Consiglio, in quanto oltre al personale amministrativo in base alle decisioni delle singole Dirigenze Scolastiche anche il personale docente si dovrà tenere a disposizione e ci giunge notizia che anche alcune scuole barcellonesi vedranno i docenti presenti a scuola a fare attività di sperimentazione di didattica interattiva.
Il premier Giuseppe Conte ha dichiarato: “Abbiamo preso questa decisione dopo aver consultato il Prof. Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.” Favorevole all’iniziativa anche il Ministro della Salute Roberto Speranza mentre il Comitato Tecnico Scientifico nominato dalla Protezione Civile, con esperti di Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità e Consiglio Superiore di Sanità, si è espresso negativamente parlando di “una limitata evidenza scientifica sull’efficacia di una misura del genere.”
Sospendere le attività didattiche in tutto il Paese è certamente una decisione epocale che sta già suscitando critiche e dibattiti. Nel pomeriggio un totale cortocircuito informativo ha travolto un po’ tutti, purtroppo una certa inesperienza ha fatto sì che venisse comunicata dal Ministero una mezza notizia ed in rete si è creata ancor più confusione. In serata è giunta l’ufficialità ma dobbiamo dire che se si vuol tranquillizzare un Paese non lo si può fare con un provvedimento di questo tipo che crea certamente un ventaglio di stati d’animo non certo positivi, partendo dalla preoccupazione e giungendo addirittura al panico.
Ci si chiede perché non far andare a scuola gli studenti e lasciare gli impiegati in ufficio o il personale amministrativo di una scuola in segreteria in un luogo come la nostra città, ad esempio, dove per fortuna ad oggi non v’è nemmeno ombra del Corona Virus. Vedremo gli sviluppi nei prossimi giorni, intanto da domani per gli studenti italiani si aprirà una “vacanza speciale”, auguriamoci che sia solo questo e che il 15 marzo gli studenti possano far ritorno sui banchi, perché la fase critica sarà passata, o perché ci si renderà conto che si tratta di una iniziativa poco efficace, come sostenuto dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile.