Condividi:

E’ un quadro assai drammatico quello che viene tracciato dal deputato nazionale del M5S Alesio Villarosa in merito allo stato delle acque e alla sua depurazione sulla costa tirrenica, in primis Barcellona e Milazzo. “Risulta sconcertante la consultazione del documento ufficiale relativo al catasto degli scarichi della provincia di Messina, – dichiara in una nota Villarosa – su 213 scarichi ufficiali, 77 (il 36%) non subiscono alcun trattamento, 69 un trattamento di 1° o 2° livello e solo 67 un trattamento di 3° livello”.

Secondo il deputato pentastellato ben 9 Comuni del Messinese non dispongono di alcun presidio depurativo a servizio della pubblica fognatura, 19 Comuni sono serviti solo in parte da sistemi depurativi (ed tra questi Barcellona, Merì, Milazzo, Montalbano, Patti Rodì e Santa Lucia), 4 Comuni hanno uno scarico bruto in mare (Milazzo è uno di questi) altri 4 Comuni non dispongono di condotta sottomarina (Oliveri)  ed altri 14 Comuni con infrastrutture danneggiate, inattive o a funzionalità ridotta come Milazzo che riesce ad effettuare l’ossidazione biologica solo per metà del carico in ingresso.

“Il 27 luglio siamo andati a visitare, a sorpresa, il depuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, – continua – ed abbiamo trovato un impianto funzionante che affronta annualmente dei costi di gestione che fanno pensare ad un reale ed effettivo trattamento depurativo.

Infine spiega Villarosa: “Abbiamo già predisposto un accesso agli atti per farci un’idea sul corretto funzionamento del depuratore di Milazzo (ad esempio il consumo di energia elettrica e le fatture relative allo smaltimento dei fanghi di depurazione) e lo faremo anche per molti altri comuni della provincia di Messina. Per quanto riguarda invece i dati raccolti e diffusi da “Goletta Verde” con gli ultimi rilevamenti consultabili sul sito di Legambiente-GolettaVerde, sono stati 25 i puti di prelievo siciliani, di questi solo 8 campionamenti risultano “entro i limiti”. In particolare nella provincia di Messina su 4 punti di prelievo, tutti sulla costa tirrenica, solo uno risulta “fortemente inquinato” quello di Barcellona Pozzo di Gotto, località Cantone, punto di prelievo “Foce Torrente Termini o Patrì”. Sull’inquinamento del mare Barcellonese, abbiamo preparato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’ambiente. Dalle cronache giudiziarie degli ultimi anni si potrebbe ipotizzare che il particolare dato rilevato da Goletta Verde sulla zona Barcellona P.G./Terme Vigliatore potrebbe derivare da forme di inquinamento relative a possibili scarichi illegali diretti (a mare) o indiretti (nei vari torrenti Longano, Idria, Mela, Patrì)”.