Stamani al Teatro Antico di Taormina, Sua Santita` il XIV Dalai Lama ha dato il via alla sua prima giornata di incontri in Italia in un tour che domani lo vedrà protagonista al Teatro Vittorio Emanuele di Messina prima di trasferirsi, nei prossimi giorni, a Palermo, Firenze e Pisa.
A porgere i saluti al leader spirituale del Tibet è stato il sindaco di Taormina, Eligio Giardina, seguito dagli interventi dell’Assessore Regionale al Turismo on. Antony Barbagallo e del Sindaco della Citta` Metropolitana Renato Accorinti.
Tutte le autorità istituzionali presenti hanno sottolineato l’alto valore politico ed umanitario della presenza di un leader carismatico, premio Nobel per la pace nel 1989 e massimo rappresentante della quarta religione per numero di credenti.
La parte preliminare si è chiusa con il conferimento dell’Onorificenza della Citta` Metropolitana di Messina e la consegna di una targa da parte del Sindaco Metropolitano Renato Accorinti e del Segretario Generale Maria Angela Caponetti.
Il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, nel porgere i ringraziamenti a tutti gli intervenuti all’incontro, ha esordito sottolineando l’alto valore dell’azione umanitaria che si sta realizzando in Sicilia con l’accoglienza ai profughi, una linea d’intervento che testimonia l’impegno dell’isola al sostegno della pace mondiale e della fratellanza dei popoli.
“In un momento in cui non sempre è facile essere in prima linea nel dialogo tra culture e religioni – ha sottolineato Sua Santità Tenzin Gyatso – l’accoglienza di migliaia di profughi e rifugiati provenienti da nazioni martoriate da guerre e povertà, costituisce il più alto gesto di apertura nei confronti di chi è diverso da noi solo per luogo o religione ma che, per tutto il resto, è un nostro fratello”.
Con tali premesse il Dalai Lama ha iniziato ad affrontare il primo argomento in programma: “La pace è…l’incontro tra i popoli. Una opportunità per l’evoluzione dell’umanità”.
I valori universali della pace e della fratellanza dei popoli, sempre più messi a rischio dagli attuali equilibri internazionali precari, rappresentano i due cardini irrinunciabili per il raggiungimento di un benessere globale, una condizione senza la quale l’uomo è destinato alla sconfitta ed al disfacimento.
Dopo aver trattato i valori universali dell’uomo, il Dalai Lama ha affrontato la seconda parte della lectio magistralis sul tema “In cammino verso la saggezza e la felicità attraverso la meditazione”, un percorso nell’animo dell’essere umano per la conquista dell’equilibrio interiore, uno stato di beatitudine sempre più messo in discussione da una società votata al consumismo e alla materialità spicciola. Un cammino spirituale che può trovare la sua sublimazione attraverso la conquista della saggezza, una virtù che può essere raggiunta soltanto attraverso un’azione di autoanalisi meditativa, che possa far comprendere al singolo individuo quali siano realmente i valori assoluti della vita.
E qui che il ragionamento espresso da Sua Santita` il XIV Dalai Lama ha raggiunto la sua massima articolazione, affrontando tutti gli aspetti più intimi dell’essere umano e le sue ricchezze spirituali a volte sconosciute agli stessi protagonisti.
Un pensiero complesso che ha concentrato l’attenzione di tutti i presenti che, nella parte finale dell’incontro, si sono confrontati con il Dalai Lama ponendo una serie di domande sugli aspetti più profondi del buddismo e dell’essenza dell’essere umano.
Approfondimento del nostro Emanuele Morabito:
In migliaia si sono alzati in piedi al suo ingresso nella cavea, dove è stato accolto dal sindaco Eligio Giardina, dal primo cittadino di Messina Renato Accorinti e dall’assessore regionale al Turismo, Antony Barbagallo. Il religioso ha tenuto una conferenza sui temi della pace e poi ha risposto alle domande del pubblico.
Al Dalai Lama è stata conferita l’Onorificenza della Città metropolitana di Messina. “Il mio corpo è anziano ma la mia mente è molto giovane – ha esordito il religioso – sono felice di essere con voi e di avere avuto questo riconoscimento e questo contatto così diretto con i sindaci”.
Oggi a Taormina si sono aperti i due giorni del monaco buddista in città, oggi Taormina domani Messina al Vittorio Emanuele.
Non sono mancate le stoccate all’operato di Donald Trump e alla Corea del Nord secondo il monaco buddista hanno un solo obbiettivo essere nazionale dominante e lo fanno solo applicando la teoria dell’odio no quella pace
Il suo modo di vivere si basa su rispetto verso tutti i popoli qualsiasi sia la loro religione
L’America dovrebbe essere leader delle nazioni libere
“Vi porto un messaggio antico – ha proseguito – in un luogo di storia. Buddha lo considero un filosofo.
Sono contrario al cambio della religione: ognuno deve mantenere la propria.
Problemi come il riscaldamento globale o l’economia mondiale investono tutti; c’è invece troppa enfasi sulle differenze secondarie come quello di razza o religione. Bisogna porre invece enfasi sull’unità della razza umana”.
Il Dalai Lama ha ringraziato l’Italia per il suo impegno ad accogliere i migranti: “È meraviglioso – ha detto – che questa nazione accolga i rifugiati.
A nome di tutti loro vi ringrazio, state facendo una cosa splendida. Bisogna pensare ad accoglierli, ma poi aiutarli a ricostruire le loro nazioni”. “Dobbiamo vedere il mondo – ha concluso – con una visione che abbraccia. India e Cina non hanno capacità di distruggersi a vicenda, per loro l’unica soluzione è convivere in pace. Promuovo la convivenza interreligiosa, che si è ottenuta, ad esempio, in India; credo lo si possa fare in tutto il mondo.
È indispensabile, inoltre, che ci siano filosofie diverse. Il cuore del pensiero è, però, sempre lo stesso. Se sei musulmano non sei violento, quando uccidi sei terrorista e non musulmano o buddhista”.