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Alla chiesa del Carmine in Taormina la scorsa settimana è stato presentato il libro “In Sicilia, tra Architettura  e Bellezza” dell’arch. Ida Maria Baratta, edito Giambra Editori.

Ha presentare i relatori è stato Pierangelo Giambra, per Giambra Editori, poi Maria Froncillo Nicosia, che ha un passato letterario nazionale come poetessa, scrittrice e anche come editrice che ha dato vita per molti anni alla storica galleria “Il Gabbiano” dove ha ospitato artisti provenienti da tutto il mondo, espressione chiara senza trascurare la musicalità, prendendo e riprendendo i temi fondamentali del testo.

 Serietà e stile. Poi Maria Scalisi, ingegnere ha commentato da tecnica il rapporto tra architettura e bellezza, facendo un accenno al legame stretto tra professionalità, amore che lega il progettista al suo ruolo di progettista artigiano che è il vero testimone di un’epoca che non si ferma al presente ma lascia un ricordo perenne nel costruito che è quello che fa differire un paese da un altro, una città dall’altra, un territorio da un altro. Maria Scalisi entra nei particolari di ogni capitolo cercando di evidenziare quel filo sottile che li lega e li fonde: l’amore per la professione di architetto e di ingegnere senza limiti in un vero spartito musicale.

Poi l’autrice Ida Maria Baratta con la sua notevole modestia ha chiarito che niente nasce da niente e lo scrive nel libro, è un episodio della vita che ti porta a chiederti perché, da dove vengo, dove voglio andare e soprattutto chi sono.

Indipendentemente ha sostenuto che il vero progettista deve scrivere di architettura e di bellezza e del loro legame, un ruolo che non può essere passato che in considerazione dei risultati ottenuti è stato fallimentare.

Guarda indietro per progettare il futuro che può essere anche proiettare immagini sulle facciate a costo zero, utilizzando l’energia solare.

Nel suo insieme la manifestazione è diventata una manifestazione che insieme al pubblico vuole essere un contributo ad una nuova cultura, non possiamo fermarci a guardare quello che sta dietro le porte in un momento in cui la globalità nello spazio a due tempi che permettono di valutare la nostra piccolezza.

Maria Nicosia ha chiuso la serata con un invito a partecipare soprattutto ai giovani. Alla fine ha intervenuto anche l’ing. Achille Baratta  e il prof. Michelangelo Zanghì.