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Musical, balletto, operetta, concerti, laboratori performativi: la Stagione 2019 del Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto, la terza a gestione diretta del Comune, è pronta a bissare i successi dei precedenti cartelloni. E i titoli presentati hanno già riscosso nel foyer del teatro l’applauso dei non pochi cittadini che, seduti insieme ai giornalisti e agli addetti ai lavori, hanno voluto conoscere in anteprima gli spettacoli che verranno a vedere.

L’appuntamento è stato duplice. Oltre alla presentazione della Stagione, infatti, si è tenuta la conferenza “Imposuit nomen…” sulla biografia di Placido Mandanici. Archivi di Stato e delle parrocchie, incroci di date e nomi, rilievi di errori di trascrizione e accoglimento di suggestioni e linee d’indagine: la vita di Placido Mandanici, l’artista, compositore e musicista, al quale è dedicato il Teatro Comunale, si arricchisce di nuove informazioni in una “cronaca” che si dipana come un romanzo. Con Mercadante è intervenuto anche il giornalista arch. Marcello Crinò che ha analizzato le risultanze degli studi alla luce delle biografie esistenti del grande artista. Tra le “chicche” rintracciate da Mercadante il fatto che Mandanici non era figlio unico, come si è a lungo creduto, ma anche che ebbe due mogli.
A tenere le fila della presentazione della Stagione è stato il sindaco Roberto Materia. “Cominciamo con qualche mese di ritardo – ha detto – a causa delle tempistiche dettate dal piano di riequilibrio del Comune. Ma cominciamo bene. Anzi benissimo. Questo teatro, che è ormai luogo d’elezione della cittadinanza, parte integrante della vita della nostra comunità, accoglierà spettacoli diversi, in grado di intercettare i gusti dei tanti pubblici potenziali. La scelta di integrare in un mix virtuoso il pubblico e il privato, e cioè spettacoli acquistati e spettacoli dati in concessione, ci ha consentito di fare scelte felici pur moderando le spese e rispettando le regole del riequilibrio. Ed è di importanza straordinaria la decisione di riprendere con grande forza e con grande volontà i laboratori performativi gratuiti, aperti ai giovani del territorio, che quest’anno saranno diretti dal maestro Sasà Neri, esperto proprio nella valorizzazione dei giovani talenti”.
La Stagione 2019 del Mandanici, realizzata senza direzione artistica esterna, ma “l’occasione di questa conferenza – ha ribadito il sindaco – è anche quella di poter ringraziare ancora una volta Sergio Maifredi, che ha diretto le due precedenti Stagioni e che è ora impegnato altrove”.
“Un cartellone composito, che continuerà ad arricchirsi”, il segretario generale del Comune, Lucio Catania, dirigente dell’Ufficio Teatro, ha presentato al pubblico la scelta, fin’ora operata, degli spettacoli. Ed ecco i primi cinque appuntamenti.
Sabato 26 gennaio si inaugura con “Dirty Dancing”, il musical dallo straordinario successo che ha conquistato ovunque sold out. Lo spettacolo, creato con la supervisione dell’autrice dello script del film, Eleanor Bergstein, vede alla regia Federico Bellone. In scena Vanessa Innocenti e Gianluca Briganti vestono i panni di Frances “Baby” Houseman e Johnny Castle, nei ruoli che sul grande schermo furono di Jennifer Grey e Patrick Swayze. “Dirty Dancing” è stato rappresentato nei principali teatri ed arene d’Italia, con migliaia di spettatori acclamanti, da Milano a Roma a Verona, in una tournée trionfale che registra ovunque sold out.
Sabato 16 febbraio sarà la volta di “La vie en rose … Bolero”, eccezionalmente alle ore 19,00, una tra le coreografie simbolo del Balletto di Milano, su canzoni di Charles Aznavour, Edith Piaf, Jacques Brel, Ives Montand e su musica di M. Ravel e con la coreografia di Adriana Mortelliti.
Sabato 16 marzo con “Benvenuti… al cavallino bianco” l’operetta torna a grande richiesta sul palcoscenico del Teatro Mandanici. Già in tournée in tutta Italia, protagonista il tenore Edoardo Guarnera, lo spettacolo è ispirato a una delle commedie musicali che hanno fatto grande la storia dell’operetta, pari per successo solo a “La vedova allegra”. Tra grandi classici e virtuosismi canori, esilaranti equivoci e immancabile lieto fine, racconta una storia di intrecci amorosi dal finale a sorpresa.
Appuntamento con la grande canzone italiana, sabato 6 aprile quando il Mandanici alzerà il sipario sul concerto di Enrico Ruggeri, cantautore, scrittore, vincitore di due Festival di Sanremo, autore di successi quali “Nuovo swing”, “Il mare d’inverno” (che Ruggeri ha affidato alla voce di Loredana Bertè), “Si può dare di più” (interpretata con Gianni Morandi e Umberto Tozzi), “Quello che le donne non dicono” (interpretata da Fiorella Mannoia).
Sabato 18 maggio, corona la fine della prima parte di stagione, lo spettacolo di produzione del Mandanici. Un musical con canzoni e musiche rigorosamente dal vivo, un debutto assoluto nato per scoprire e rivelare al grande pubblico i giovani talenti di Barcellona Pozzo di Gotto. Cantanti, attori, ballerini e musicisti saranno selezionati, in audizioni pubbliche nella seconda metà di gennaio. Liberamente ispirato all’opera di Dumas, “D’Artagnan e i tre moschettieri”, sarà l’esito di cinque mesi di laboratorio performativo. A questo compito è chiamato Sasà Neri, e la sua Associazione “La luna obliqua”, Neri si recherà personalmente nelle scuole ad incontrare i Dirigenti scolastici ed i ragazzi. Nell’ambito del laboratorio si terrà anche una master class a cura di un maestro assoluto del teatro italiano (entro gennaio maggiori informazioni). Data e orario delle audizioni, vincoli di età e discipline richieste saranno resi noti entro qualche giorno, così come il calendario del laboratorio.
Il sipario del Mandanici tornerà ad alzarsi in autunno. E per la seconda parte della Stagione, che si sta definendo nei dettagli in questi giorni, c’è un’anticipazione: a novembre sarà di scena “La tempesta” di Shakespeare con la regia di Roberto Andò, spettacolo già acclamato da pubblico e critica.