Condividi:

“È un investimento sul futuro, probabilmente l’eredità più importante che una pubblica amministrazione possa lasciare”. Con queste parole il sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Roberto Materia, ha introdotto la presentazione dello spettacolo “D’Artagnan e i Tre Moschettieri” che debutterà al Teatro Mandanici sabato 18 maggio alle ore 21. “Se anche uno solo dei talenti che si misureranno con questo spettacolo dovesse scoprire in sé, grazie all’esperienza del laboratorio e dell’allestimento che il Comune ha progettato e realizzato, la scintilla di un più profondo interesse per l’arte, la cultura, la comunicazione, la scrittura, la drammaturgia, i grandi classici, le sperimentazioni, ecco – ha concluso il primo cittadino – allora potremo dire di aver centrato una delle missioni che fondano l’azione dell’ente locale. Ma basta guardarli stasera, basta vedere la loro performance per constatare con quanta passione e con quanta serietà si stiano impegnando sotto la guida del regista Sasà Neri e per avere certezza che nuovi interessi e soprattutto una nuova consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità si sono sviluppati in ciascuno di loro”.
“Ciò che ha fatto l’amministrazione – ha spiegato il segretario generale Lucio Catania – è una ‘capitalizzazione’ morale e culturale. Ed è stata significativa. Non solo il Comune ha dato vita al laboratorio multidisciplinare da cui discende lo spettacolo di produzione ispirato alle vicende dei Tre Moschettieri. Il Comune ha anche stabilito una scontistica speciale per gli spettatori fino ai 18 anni (biglietti a 6 euro), ha promosso e realizzato, insieme con il regista, incontri ad hoc nelle scuole, sia nella fase di selezione degli allievi sia adesso, nella fase di presentazione dello spettacolo. E a ciascuno dei componenti del cast, che vede come special guest – lo ricordiamo con orgoglio – una eccellenza come la Banda Musicale Placido Mandanici, sono stati assegnati due biglietti a metà prezzo. Sentiamo che questo ‘D’Artagnan’ rappresenta il modo migliore per concludere la prima fase della Stagione e dare avvio al nuovo cartellone, quello che si realizzerà tra ottobre 2019 e giugno 2020, e per il quale il Comune ha già pubblicato un avviso apposito”.
Dalle parole alla scena. Nel foyer del Teatro Mandanici il cast di “D’Artagnan” si è esibito. Una canzone che è un duello psicologico a distanza (“Statte zitta”) tra l’eroe e l’antierore, e cioè Domenico Imbesi (D’Artagnan) e Salvatore Cilona (l’inquisitore), con l’accompagnamento alla chitarra di un altro dei protagonisti, Alberto Liga (Porthos), e una seconda canzone (“Malo”) che racconta il filo rosso dell’intera rappresentazione, con una delle eroine, Aurora Pettineo (Fortezza), che si ribella alla violenza, affiancata dall’intero coro polifonico. Il cast è composto, oltre agli attori già citati, da Gaston Lucarelli, Athos, Mahamadou Traore, Aramis, Roberta Macrì, la regina di Francia, Barbara Scorza, la dama di compagnia, Gina Cattafi, Prudenza, Alessandra Maimone, Giustizia, Chiara Salamone, Temperanza, Andrea Rappazzo, Bertrand, il padre di D’Artagnan, Dario Stroscio, il capitano, Martina Genovese, suor Maria Rosario, Nino Genovese, frate Bernardo, Simona Arnao, suor Illuminada, Allegra Camuti, suor Innocenzia, Vera Trovato, suor Pureza, Carolina Bucalo, Annunciacion, Viviana Romano, Ascencion, Marta Sottile, Conception, Francesco Bisignani, Pacheco, e Francesco Maniscalco, Pedro.
Niente costumi, niente scenografie, ma è già spettacolo. Spettacolo emozionante e complesso, come ha sottolineato il regista Sasà Neri, direttore del laboratorio. Spettacolo che mette insieme, appunto, canto e musica, danza e prosa, e anche un testo scritto ad hoc, dallo stesso Neri con l’autore barcellonese Leonardo Mercadante. “Questi allievi – ha detto il regista – si presentano da sé. Con le loro emozioni autentiche, il loro entusiasmo, ma soprattutto, voglio ribadirlo a scanso di equivoci, con la loro evidente bravura e la loro straordinaria sensibilità artistica. Non per caso il sottotitolo dello spettacolo recita ‘non si colpisce chi si ama’”.
“È un onore e un piacere per il nostro ensemble musicale – ha sottolineato a margine della presentazione il maestro Bartolo Stimolo, direttore della Banda Placido Mandanici – dare il nostro contributo al debutto sul palcoscenico di questo spettacolo che, come abbiamo potuto vedere, è costruito in modo da dare spazio e voce al grande talento di tanti giovani e meno giovani nostri concittadini”.
In scena, oltre agli attori già citati, ci sono Molti dei componenti del cast sono giovanissimi, ancora impegnati a scuola. Quasi tutti non hanno mai avuto esperienza di palcoscenico. Nel laboratorio del Teatro Mandanici hanno sfidato se stessi. Chi si sentiva stonato ha imparato ad azzeccare la nota, chi si vedeva timido ha trovato forza per esibirsi, chi si considerava incompreso ha scoperto modi nuovi di esprimersi. Chi già calcava le scene, ha ampliato significativamente il set di strumenti a propria disposizione. Al loro fianco anche, in ruoli di supporto, i performer Alice Ingegneri, Alessandra Borgosano, Francesco Gerbino, Davide Caputo, Giuseppe Scopelliti e la band composta da Giulio Decembrini (anche direttore musicale) al piano, Riccardo Ingegneri a basso e chitarra e Andrea Trovato alla batteria.
La prova finale per tutti loro – e per il cast tecnico del dietro le quinte, che vede tra gli altri Titti Galasso e Giulia Alesci a costumi e oggetti di scena e Simone Lo Presti al sound design – sarà sabato 18 maggio. “Un debutto – ha concluso il sindaco Materia – che aspettiamo con gioia e con la giusta dose di trepidazione”.