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L’ex Tecnico Comunale del Comune di Terme Vigliatore Geom. Vincenzo Torre è stato nuovamente assolto, dalle accuse di abuso d’ufficio, illecito edilizio e falso in atto pubblico, assieme al progettista Ing. Michelangelo Ingegneri ed al proprietario Imbesi Emanuele, legale rappresentante della società Four Im Srl, in relazione ad una vicenda edilizia riguardante il rilascio di una Concessione in Sanatoria per un complesso immobiliare ricadente in Terme Vigliatore c.da Marchesana.

Lo ha deciso il Tribunale di Barcellona P.G. (Presidente Orifici, componenti Murabito e Spina) con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”, rigettando così le pesanti richieste di condanna che erano state formulate dalla Procura nei confronti degli imputati (8 anni per Torre e 6 anni per gli altri due imputati).

Il procedimento traeva origine da una denuncia presentata all’autorità giudiziaria dall’originaria proprietaria dei fabbricati, la quale dopo aver subito l’espropriazione degli immobili e la conseguente vendita all’asta del compendio immobiliare realizzato negli anni 80, aveva denunciato presunti lavori abusivi da parte del nuovo proprietario dopo il rilascio di una Concessione in Sanatoria.
Dopo la denuncia e l’avvio dell’indagine penale non solo i fabbricati interessati erano stati sottoposti a sequestro preventivo nell’anno 2019 ma lo stesso Geom. Vincenzo Torre era stato posto agli arresti domiciliari per ben sei mesi, sino a quando aveva chiesto di essere posto in pensionamento anticipato di qualche mese.

Secondo l’accusa e come si legge nei vari capi d’imputazione, con il suo comportamento il Tecnico Comunale in concorso con gli altri soggetti citati in giudizio avrebbe procurato alla società proprietaria Four Im Srl un ingiusto vantaggio patrimoniale consistito nel rilascio della Concessione Edilizia in Sanatoria di natura presuntivamente illegittima, omettendo poi i dovuti accertamenti e provvedimenti sanzionatori, così da consentire la realizzazione di opere di accorpamento degli originari immobili che da 8 unità abitative sono state ridotte a 4 villette a schiera, consentendo così la commercializzazione e la vendita dei fabbricati stessi a terzi in buona fede.
Nel corso del processo, i difensori degli imputati, gli Avv.ti Francesco Puliafito e Pinuccio Calabrò per il Geom. Torre, gli Avv.ti Giuseppe Lo Presti e Bernardo Campo per Imbesi e l’Avv. Bruno Bagnato per l’Ing. Ingegneri hanno invece dimostrato, anche con l’ausilio di alcune consulenze tecniche di parte, la totale infondatezza di tutte le imputazioni contestate.

Infatti, nessuna illegittimità è stato possibile ravvisare negli atti rilasciati dal Tecnico Comunale il quale ha dimostrato di aver agito nel pieno rispetto della normativa edilizia ed urbanistica vigente all’epoca dei fatti tanto che lo stesso arresto subito nel 2019 era sicuramente ingiustificato.
Pertanto, all’esito della camera di consiglio svoltasi all’udienza del 10/10/2022 il Tribunale ha valutato gli elementi acquisiti al processo come assolutamente inidonei a fondare un giudizio di responsabilità e conseguentemente ha emesso la pronuncia di assoluzione nei confronti di tutti gli imputati e per tutte le imputazioni loro elevate, con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste” ai sensi dell’art. 530, comma 1, cpp.