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Si è svolta l’Assemblea straordinaria di Fonte di Libertà in cui si sono rinnovati i membri del Consiglio Direttivo e tutte le Cariche Sociali previste dallo Statuto. L’assemblea nella fase iniziale è stata caratterizzata da una lunga relazione del Presidente uscente Benedetto Gianlombardo, in carica per due mandati consecutivi dal 2016 al 2024.

Relazione che ha toccato le iniziative più significative dell’attività associativa che ha coordinato in questi otto anni da Presidente, già vittima di estorsione aggravata dal metodo mafioso nel 2011 e testimone di giustizia nei Processi scaturiti dalle inchieste Mustra e Gotha 4, è fondatore di Fonte di Libertà. Gianlombardo ricorda il primo convegno pubblico di Fonte di Libertà del suo mandato, nel 2016 a Terme Vigliatore, denominato “Omertà? No Grazie!” Convegno molto partecipato dagli imprenditori del territorio e da quegli operatori vittime dei reati di estorsione che avevano denunciato alla vigilia delle prime udienze di processi che li interessavano direttamente in qualità di testimoni dei reati mafiosi.
Gianlombardo ricorda le tante Costituzioni di Parte Civile di Fonte di Libertà, accanto a diversi imprenditori dell’hinterland, nei Processi scaturiti dalle inchieste antimafia Gotha 5, Vecchia Maniera, Gotha 7 ed in altre diverse inchieste non denominate, condotte dalla DDA di Messina per reati avvenuti in Messina Città, a Barcellona P.G., a Milazzo, a Terme Vigliatore, a Furnari, a Monforte San Giorgio.

Tantissime le vittime assistite in questi 8 anni, in totale circa 60, numero divenuto così qualificato anche grazie alle Misure del Pon Legalità del Ministero degli Interni, di cui Fonte di Libertà ha beneficiato come Ente capofila di un Progetto che ha operato con lo “Sportello di Solidarietà e di Ascolto Itinerante” nella Città Metropolitana di Messina e nel Libero Consorzio di Enna. Progetto in cui Benedetto Gianlombardo ricopriva il ruolo di Direzione e Valutazione e R.U.P.
“È stata un’esperienza importantissima, afferma Gianlombardo, il Pon Legalità una scuola di formazione sul campo per Noi tutti operatori economici coinvolti anche nella qualità di tutor delle vittime. Abbiamo assistito e istruito istanze per il risarcimento a tantissime vittime di estorsione ed usura, riuscendo a fare erogare in loro favore ingenti somme, a copertura dei danni subiti, dal Fondo di Solidarietà istituito presso il Ministero degli Interni per le vittime di usura e racket, in applicazione della legge 44 del 1991.

Una grande soddisfazione, anche perché abbiamo dato sfogo a pieno titolo a tutte le finalità della nostra associazione, che opera in regime di volontariato, ma che grazie alle risorse della Programmazione Europea per 4 anni si è mossa con determinazione, prontezza e professionalità, dando risposte vere e rapide agli operatori economici vittime di estorsione e usura di due importanti territori della nostra Sicilia particolarmente afflitti e
repressi dal fenomeno mafioso. Ci siamo occupati altresì di organizzare diversi convegni, in cui i protagonisti auditori e partecipanti al dibattito sono stati i giovani Studenti del territorio. Essi hanno avuto l’opportunità di dialogare, di porre domande, di realizzare saggi scritti e cortometraggi video a confronto con i vertici degli Apparati Istituzionali della Città Metropolitana di Messina dal Prefetto Cosima Di Stani al Procuratore di Barcellona P.G. Giuseppe Verzera, finanche il Questore di Messina Annino Gargano.

Giovani a confronto anche con tutti i vertici delle Forze di Polizia del Territorio, le vittime di Estorsione che hanno denunciato, i dirigenti Nazionali della Federazione Italiana Antiracket.”
“Sono stati otto anni intensi, di crescita e di grande formazione umana e sociale, ma anche ricchi di insidie soprattutto nel periodo in cui ha insistito la pandemia da Covid Sars. Periodo molto nevralgico per la libera impresa, la meno tutelata rispetto ad altre categorie sociali. Noi abbiamo trovato la forza, non siamo stati fermi con le mani in mano. A caldo del lockdown, già nel mese di Marzo del 2020 abbiamo istituito con le nostre risorse un “Fondo Solidale Economico” affidato interamente alla Parrocchia di Terme Vigliatore, che gestendo potesse colmare cure mediche di famiglie bisognose. In più abbiamo promosso durante le festività di quel periodo, sempre per il tramite della stessa Parrocchia, la consegna di generi alimentari a famiglie indigenti.”

“In piena Pandemia abbiamo promosso “l’Osservatorio per la Libertà d’Impresa” di concerto con la Prefettura di Messina, in cui si è messo a disposizione di aziende in crisi economica e non più solvibili dal sistema bancario, dei prestiti agevolati e garantiti dai Fondi prevenzione usura del Ministero degli Interni. In più l’Osservatorio gestiva aziende in crisi da sovra indebitamento, tramite specifiche convenzioni con professionisti del territorio, formati alla gestione dell’iter di adesione alle agevolazioni della Legge 3, cosiddetta “salva suicidio”. Infine l’Osservatorio si poneva l’obiettivo di essere da sentinella rispetto a possibili tentativi di infiltrazione della mafia locale nella gestione di imprese lecite, ma in crisi economica per la pandemia in corso, offrendo loro risorse illecite e dedicate al riciclaggio.

“Mi sento soddisfatto del mio operato, – aggiunge Gianlombardo – rivolgo un grande ringraziamento a tutti i Soci di Fonte di Libertà che mi hanno accordato sempre larghissima fiducia e sostegno in ogni momento di questa mia Presidenza.”
“Con l’assemblea odierna e con il rinnovo delle cariche sociali stiamo dimostrando di essere uno strumento democratico, inclusivo e dinamico, tant’è che moltissimi dei Soci fondatori oggi non ricoprono più ruoli apicali nel Consiglio Direttivo di Fonte di Libertà, abbiamo dato spazio ad una nuova classe dirigente, alcuni di essi vittime di estorsione che hanno sporto denuncia e soci di Fonte di Libertà da diversi anni.”

All’unanimità viene eletto Presidente Salvatore Barresi, già primo Presidente di Fonte di Libertà, Vice Presidente Vito Giambó e Segretario Rosario Presti tutti e tre vittime di estorsione; Tesoriere Antonello Patanè. Gli altri componenti eletti nel Consiglio Direttivo all’unanimità sono: Giuseppe Pasquale Saitta, Felice De Natale, Salvatore Parisi, Francesco Ballarino, Salvatore Foti, Luca Lattarulo e Michele Isgrò. Questi ultimi con il ruolo di Revisori
dei Conti.

Comunicazione e rapporti Istituzionali sono affidati a Benedetto Gianlombardo. Salvatore Barresi, neo Presidente, dichiara: “ inizia un nuovo corso, che voglio intraprendere in totale continuità con quello che di grande ed importante è stato fatto finora e di cui Tutti Noi ne andiamo orgogliosi. Non abbasseremo la guardia, accanto alle vittime di potenziali imposizioni mafiose che si manifestano con sempre più nuove e sofisticate forme. Dialogheremo sempre di più con i giovani, con le nuove generazioni, la nostra sede fisica e sociale è sempre aperta a loro. Cureremo con forma e costanza i rapporti con le forze di Polizia e le Istituzioni territoriali, per mantenere quella sinergia e sintonia di una squadra che sia in primis funzionale al più importante dei nostri obiettivi e scopi fondativi: tutelare ed assistere le vittime di estorsione ed usura.”