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Aria di fibrillazione in seno alla maggioranza si era notata anche al termine dell’ultima seduta dell’anno di consiglio comunale, svoltasi nella mattinata di ieri al Comune della città delle Terme e dei vivai.

Oggi è arrivata l’ufficialità di una ‘rottura’, con il documento di disconoscimento dei consiglieri dal proprio capogruppo Fabio Valenti con il quale si chiede anche le sue dimissioni per “scorrettezza politica”.

Nel documento a firma dei consiglieri ed assessori Daniele Biondo e Domenico Genovese ai quali si aggiungono Stella Giunta e Giovanni Zanghì, si legge: “Egr. Consigliere Valenti Fabio, i sottoscrittori, – spiegano i consiglieri di maggioranza – ritengono incompatibile la carica che Lei ricopre di Capogruppo del Gruppo Volare Alto, alla luce degli ultimi avvenimenti politici di cui siamo venuti a conoscenza attraverso documenti ufficiali e protocollati presso il Comune di Terme Vigliatore.

In particolare riteniamo politicamente ed eticamente scorretto venire a conoscenza solo per vie indirette di una lettera, che alleghiamo alla presente, firmata da Lei in qualità di Capogruppo di Maggioranza, da Ferrara Emanuela in qualità di Presidente del Consiglio e dal Consigliere Canduci Francesco, protocollata presso il Comune di Terme Vigliatore in data 17/12/2019 – Prot. 18674/2019, contenente la richiesta di un incontro urgente tra i firmatari ed il Sindaco Dott. Munafò Domenico, da effettuarsi alla presenza dell’On.le Calderone Tommaso, “per un’approfondita discussione su tematiche di carattere politico-amministrative”.

Ci teniamo a sottolineare che, ferma restando la libertà di ogni Consigliere di chiedere incontri politici nelle modalità che più ritiene opportune e con la partecipazione di chiunque ritiene debba essere presente a tale incontro, troviamo sconveniente e, ripetiamo, politicamente scorretto, firmare tale richiesta presentandosi come Capogruppo di Maggioranza, senza averne fatto cenno alcuno agli atri membri.

La carica che Lei ricopre Le dà la facoltà ed il diritto di poter parlare in nome e per conto di un gruppo, – continua il documento – che Lei ha il dovere di informare preventivamente, in merito agli atti che intende presentare a nome di tale gruppo.

E’ chiaro come questo nostro diritto imprescindibile di essere informati sia venuto a mancare, avendo appreso di tale lettera, non da Lei, ma successivamente alla sua presentazione e solo perché depositata agli atti del Comune.

Per tali motivi, sentendoci traditi da chi invece avrebbe dovuto rappresentarci chiediamo -concludono – le sue immediate dimissioni dalla carica di Capogruppo, non nascondendo il rammarico per essere stati costretti a formalizzare tale richiesta, per delle dimissioni che, per etica e correttezza politica, avrebbe dovuto Lei stesso presentare, anche alla luce della mancanza di unità di intenti acclaratasi nell’ultima seduta del Consiglio Comunale tenutosi giorno 30/12/2019″.

Ecco in allegato il documento originale:

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